Mentre la gomena, per noi che veniamo dal mare, è il cavo di canapa usato per il rimorchio o l'ormeggio delle navi. Arrivato vicino al grande Po, ho imparato da barbiere che la golena è ben altra cosa, anche se ha da vedersela con l'acqua.
Wikipedia spiega così:
L'argine è un'opera di difesa passiva del territorio atta ad impedire lo straripamento dei corsi d'acqua. Esso è generalmente costituito da un rilevato impermeabile in terra simile ad una diga che può raggiungere altezze anche considerevoli (in Italia sia il Fiume Po che il Fiume Adige hanno argini che superano i 10 metri di altezza).
Gli argini possono essere disposti in froldo, ovvero a diretto contatto con il flusso idrico, oppure posti a una certa distanza da questo. In questo secondo caso, la fascia di terreno compresa tra l'alveo attivo e l'argine prende il nome di golena.
L'argine si dispone in froldo quando manca spazio per la sua edificazione più arretrata o l'area da difendere ha un valore troppo elevato per sacrificarla destinandola a golena. La disposizione in froldo sottopone l'argine ad azioni erosive molto più spiccate rispetto ad un argine in golena. Infatti il suo piede è direttamente a contatto con la parte inferiore della sezione liquida del corso d'acqua, quella cioè caratterizzata da maggiore pressione idrostatica ed attività cinetica.
La presenza delle golene, inoltre, consente su di esse l'espansione dei volumi di piena, con conseguenti benefici sia sui livelli idrometrici che sulla propagazione dell'onda di piena a valle.