Un'eresia (airesis = scelta), considerata dal punto di vista dell'ortodossia formatasi solo successivamente, è una verità di fede accettata in modo selettivo, unilaterale o radicalmente esagerato.
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Essa può manifestarsi
- in modo progressivo, cioè nello sviluppo di nuovi dibattiti teologici, o
- in modo regressivo, vale a dire nella sua rigida fedeltà a contenuti vecchi e superati.
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Secondo il suo sviluppo storico, tuttavia, l'eresia sorge allo stesso modo della teologia ortodossa,
- dallo sforzo cioè di offrire una più precisa e completa fondazione ed interpretazione patrimonio di fede tramandato,
- col fine di comprendere meglio in profondità la fede e di rendere, così, i discepoli di Cristo sempre degni, nella loro vita, di essere eredi di Cristo..
Oggettivamente l'eresia si distingue dall'ortodossia per il fatto che, in essa, alcuni irrinunciabili principi di fede vengono messi in dubbio o esplicitamente rifiutati.
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La difficoltà, presente nella Chiesa primitiva, di distinguere tra eresia ortodossia, consisteva soprattutto nel fatto che
- tanto i criteri di distinzione,
- quanto la chiara coscienza della necessità di avere un'ultima istanza qualificata per una decisione in merito,
si svilupparono soltanto durante le discussioni stesse.
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Il metro di giudizio - questo lo si può affermare sulla base di un criterio ormai consolidato, in ambito cattolico - è rappresentato dalla regula fidei, vale a dire dal patrimonio di fede contenuto nella Sacra Scrittura, tramandato dalla Tradizione della Chiesa e da essa approvato.
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La persistente questione su chi, in ultima istanza, debba decidere sull'autentica interpretazione e approvazione, conduce all'autorità del ministero petrino, non nel senso di arbitrarietà della decisione, ma specie per la Chiesa antica in cui la teologia del Primato stava ancora sviluppandosi, nel senso dell'unità e del consenso delle varie Chiese particolari con la Chiesa di Roma. Questa definizione sistematica fu però riconosciuta ed elaborata sul piano teologico solo gradualmente, nel corso dei primi secoli.
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E così anch'essa fa parte delle controversie intorno all'ortodossia e all'eresia.
(Hubertus Drobner, Patrologia, ed. Piemme, Monferrato, 2002)