Per me sono tanti...
Per quanto cerchiamo di dimenticarli, gli episodi più imbarazzanti della nostra vita continuano a tornarci in mente nei momenti più strani e continuano a farci rabbrividire per anni. In queste occasioni può essere utile ricordare un articolo pubblicato alcuni anni fa sul Journal of Personality e Social Psychology, dove si parlare di un loro possibile lato positivo.
In genere pensiamo all’imbarazzo come a una sensazione negativa e spiacevole. Tuttavia secondo gli autori dello studio arrossire, incespicare con le parole, rispondere in maniera confusa, sono tutti gesti che segnalano a chi ci circonda che teniamo conto delle norme sociali e che siamo persone di cui ci si può fidare.
I segni di imbarazzo, scrivono i ricercatori, potrebbero essere segni di fedeltà verso il nostro partner, visto che l’imbarazzo è un’emozione che molti mostrano quando interagiscono con una persona dalla quale sono attratti. Lo studio si basa sui lavori di Erving Goffman, un influente sociologo che negli anni Cinquanta sosteneva che l’imbarazzo fosse un’emozione utile a segnalare la nostra di volontà di rispettare le norme sociali. In altre parole, una manifestazione di imbarazzo dice a chi ci circonda: «Questa non è una cosa che farei normalmente ed eviterò di rifarla se ne avrò l’occasione». Le ricerche di Goffman suggerivano che l’imbarazzo non fosse altro che un modo non verbale di porgere le proprie scuse.
Negli anni successivi, altri ricercatori hanno ipotizzato che l’imbarazzo possa aver avuto un ruolo nell’evoluzione umana. Quando le persone sono imbarazzate, spesso chinano la testa, ridono nervosamente ed evitano lo sguardo altrui – comportamenti che negli animali dimostrano sottomissione all’interlocutore e spesso servono a evitare una reazione aggressiva. Nell’evoluzione umana questi segnali probabilmente sono anche serviti a distinguere le persone disposte a collaborare e con le quali valeva la pena costruire una reazione a lungo termine dagli egoisti il cui unico scopo è avvantaggiarsi degli altri.
L’imbarazzo, come la vergogna e il senso di colpa, è un’emozione scatenata dalla sensazione di aver violato delle norme sociali ed è un modo per mostrare che queste norme per noi sono comunque importanti.
da il "Post.it" del 5 dic 2015 che riprende l'articolo di Ana Swanson su Washington Post