Non credo alle "leggi naturali", perché altrimenti dovrei ammettere che il cervello è innaturale. Le considero abitudini acritiche su cui è comodo poggiarsi.
Non credo all'iperuranio di Platone, mi convince di più Kant per il quale l'universale deriva dallo strumento, cioè se pensiamo allo stesso modo e riusciamo a comunicare è perché usiamo gli stessi strumenti conoscitivi.
Non vesto una talare, cioè una divisa, né sono iscritto ad alcun club, quindi non mi sento impegnato a uniformarmi. Sono un laico e il mio pensiero risponde ai miei criteri di verità.
Quindi non meravigliatevi se faccio mio il pensiero del Prof. Galimberti . Lo trovo oggettivo