Durante la lectio magistralis, tenuta il 12 settembre 2006 presso l'Università di Ratisbona, Papa Benedetto XVI (2005-2013) cita una frase contenuta nei "Dialoghi con un Persiano" di Manuele, il cristiano imperatore bizantino vissuto a fine 1300:
« Mostrami ciò che Maometto ha portato di nuovo e vi troverai solo delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva a diffondere la fede per mezzo della spada.»
(Manuele II Paleologo, Dialoghi con un Persiano, VII dialogo.)
La frase in questione, scritta 700 anni fa e ripetuta non casualmente 10 anni fa da un papa, ha suscitato molte polemiche nel mondo islamico e minacce. Ovviamente ci sono state violenze di piazza, sia da parte degli attuali "fondamentalisti" che degli attuali "moderati".
Oggi l'Isis non usa la spada, come consigliato dal Profeta, ma mitra e bombe e noi siamo a chiederci ancora come mai? a credere a chi ci dice che sono casi sporadici e che l'Islam è pacifico? ad auto-convincerci che il silenzio è la cura?
I romani dicevano "si vis pacem, para bellum", e un evangelista ha consigliato per quando ci troveremo in mezzo ai lupi "siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe" (Lc 10,16). Tra i due metodi forse quello suggerito da Luca è il più cristiano, di certo mai e da nessuno è stato consigliato di offrirci alla fame dei lupi.