Zygmunt Bauman, un pensatore liquido e libero - di Gloria Origgi |
Bauman approda durante gli anni della caduta del muro di Berlino a una nuova visione della post-modernità. Se la modernità per Bauman è caratterizzata da una riduzione della libertà in favore della sicurezza, ossia da una società del controllo, la post-modernità è liquida e per questo scappa al controllo centrale, cosa che rende pazzi di rabbia i governanti.
I cittadini trasformati in consumatori invece che in produttori sfuggono a qualsiasi classificazione sociale (a differenza dei pensatori dell’egemonia, come lo stesso Gramsci, che pensano che tutti i nostri desideri nella società dei consumi siano controllati dal potere).
I cittadini liquidi hanno desideri liquidi, paure liquide, passioni liquide, ossia non inquadrabili dall’establishment. Più persi ma anche più liberi, vagano in un mondo selvaggio, alla Blade Runner in cui l’unica guida è il proprio piacere, ma nel loro vagare post-ideologico sfuggono al potere che cerca disperatamente nuovi strumenti di controllo, dalla censura su Internet, al controllo della privacy, al marketing online.
da IlFattoQuotidiano.it - 9 gennaio 2017