Le persone empatiche interpretano meglio il volto dei cani,
ne capiscono bisogni ed emozioni
di Ilaria Betti
Sanno leggere le loro espressioni meglio di chiunque altro, sanno indovinare i loro pensieri e capire i loro bisogni. Ci sono alcune persone molto più portate di altre a capire i cani. Ma di quale "potere speciale" sono dotate? Una ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE, ha per la prima volta fatto luce su questo punto. Secondo quanto riportato dai ricercatori della University of Helsinki e della Aalto University, sarebbe la personalità a fare la differenza: più siamo empatici e sensibili, più siamo in grado di capire i nostri amici a quattro zampe.
Non è solo questione di pratica, dunque: non è detto che giocando con il cane o addestrandolo, la nostra capacità di capirlo al primo sguardo migliori. Gli autori dello studio hanno reclutato 34 volontari: tutti avevano un cane, ma alcuni di loro (26, per l'esattezza) avevano vissuto nella stessa famiglia con lui, gli altri 15 avevano con l'amico a quattro zampe solo un rapporto occasionale, ovvero erano impegnati con lui in attività come la caccia o l'addestramento. Ai partecipanti al test è stato chiesto di guardare una serie di immagini con volti di uomini e di cani e di indovinare la loro espressione: potevano dare un punteggio in categorie come "tristezza", "felicità", "rabbia", "sorpresa", etc. In questo modo, gli studiosi sono riusciti a misurare il loro grado di empatia.
Dall'esperimento è emerso che gli individui che riuscivano a "leggere" meglio le espressioni disegnate sui volti di altri esseri umani erano anche quelli che riuscivano a interpretare meglio anche quelle dei cani. L'empatia, ovvero la capacità di mettersi nei panni dell'altro, aumenta l'abilità nel registrare le emozioni altrui, anche qualora queste riguardino un animale. Si sentono più intensamente le sensazioni di chi si ha di fronte, ma non solo: ad essere empatici, si è anche più veloci a capire un bisogno o una richiesta.
"I risultati indicano che gli esseri umani percepiscono le espressioni del volto di altri esseri umani o dei cani in modo simile", hanno spiegato gli autori. Attenzione, però: non è detto che l'empatia porti ad indovinare l'emozione giusta. Come spiega la coautrice Miiamaaria Kujala, se da una parte l'empatia consente di sentirsi meglio connessi con le sensazioni altrui, capire se queste sensazioni siano proprio quelle giuste o meno è ancora difficile.
Pubblicato da Huffington Post il 06/02/2017