Libere riflessioni di domenica 26 febbraio 2016
Questa mattina a messa abbiamo letto un passo meraviglioso di Isaia:
«Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.
Poi si sono aggiunti su stesso tema e tenore Paolo e Matteo.
Le tre letture le ho avvertite come invito quasi personale a sentirmi custodito da Dio. Un invito per chi, come me, ai miracoli crede poco o per nulla.
Sentirsi custoditi da Dio come sua appartenenza? Che sia questo il regno di Dio di cui si parla nelle scritture? Sull'argomento "regno di Dio" ho idee molto confuse e molte ritrosie storico-esegetiche.
Ho cercato su internet ed ecco una riflessione di un certo David Pawson (rif. 4° Convegno Pastorale a Rimini - 1990). Riflessione intelligente e poco convenzionale:
Quando noi preghiamo "Venga il Tuo Regno, e la Tua volontà sia fatta in terra come nel cielo", distinguiamo le due parti di questo Regno: la parte del sovrano e quella dei sudditi.
Il Tuo Regno venga, si riferisce al sovrano, la Tua volontà sia fatta è pertinente ai sudditi.
E' questo il Regno del cielo sulla terra, dove un buon sovrano si dedica ai suoi sudditi, ed i buoni sudditi si dedicano al proprio sovrano, facendo di tutto l'insieme un buon Regno, con Dio che governa la terra e la terra che ubbidisce al Re del cielo.
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Le letture: Is 49,14-15; Sal 61;1Cor 4,1-5; Mt 6,24-34