In un momento così intimo e privato, «un uomo deve avere la possibilità di scegliere come andarsene».
Anche perché, «come la legge sull'aborto e sul divorzio non obbligano ad abortire o a divorziare, lo stesso varrebbe per la legalizzazione dell'eutanasia».
Non solo: ogni divieto, ogni imposizione è «una violenza contro la persona».... Una violenza «che va ben oltre il diritto».
[...] la salute, la libertà e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge sono tra i fondamenti della nostra democrazia sanciti dalla Costituzione,
[...] Diritti che non possono essere calpestati o, nei fatti, boicottati come accade con la 194.
«Il legittimo diritto dei medici all'obiezione di coscienza e al rispetto per la loro visione della medicina», ribadisce De Luca, non può limitare quello delle donne che intendono effettuare una interruzione volontaria di gravidanza. Allo stesso modo chi è contrario all'eutanasia, è il ragionamento, non può vietare ad altri di decidere se e come mettere fine alla propria vita.
Brani condivisi dell'intervista a Michele De Luca, presidente dell'Associazione Luca Coscioni e professore di Biochimica all'Università di Modena e Reggio Emilia, su Lettera43