La "scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell'umanità. Purtroppo, a duemila anni dall'annuncio del Vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di "inequità globale" e di "economia che uccide"
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Così la lettera che papa Francesco ha inviato al vescovo di Assisi nel giorno di Pasqua.
E Tomaso Montanari, che oltre a riportare il brano di cui sopra (huffingtonpost.it del 17/4/17), commenta:
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Solo pochi giorni fa un politico che si autodefinisce "socialista" e che per questo è appena uscito dal Pd, ha detto che "abbiamo il problema di costruire un'offerta turistica adeguata per i grandi ricchi del mondo, coloro che hanno bisogno di un'accoglienza straordinaria come quella che può essere fatta qui".
È davvero impressionante aver potuto ascoltare, nella stessa settimana e a pochi chilometri di distanza, due discorsi così paradossalmente opposti. L'uomo di governo socialista che si inchina al denaro e pensa che il nostro problema sia accogliere adeguatamente i grandi ricchi.
... Finché la sinistra penserà che governare significhi oliare il binario dell'ingiustizia globale e offrire al popolo le briciole che cadono dal tavolo della mostruosa diseguaglianza che sfigura il pianeta, quella 'sinistra' sarà talmente indistinguibile dalla destra da non poter essere votata nemmeno volendo.
E al papa venuto dalla fine del mondo continuerà ad appartenere l'unica voce che annuncia incessantemente la necessità di rovesciare "la scandalosa realtà" di questo mondo.