Dio non è un oggetto astratto avulso dall'universo nei suoi fenomeni ed evoluzioni, dall'uomo nel suo vivere e nella sua storia. La religiosità popolare è meno ridicola di quanto si voglia far credere. Ha ragione Joseph Ratzinger quando scrive:
Una volta, nel corso di una seduta, di una discussione, qualcuno alluse ai contrasti tra due teologi:
- Harnack disse: «Noi due, il signor Schlatter ed io, siamo divisi solo dalla questione dei miracoli».
- Schlatter replicò subito vivacemente: «No, dalla questione di Dio!».
Perché nella questione dei miracoli è implicita quella di Dio. Chi non riconosce i miracoli, ha un’altra concezione di Dio. Penso che siamo giunti alla questione chiave. Non si tratta di stabilire se questo o quell’evento straordinario costituisca un miracolo. Si tratta di affermare che Dio rimane Dio. E che può continuare ad agire nel mondo come Creatore e Signore quando vuole e nel modo che vuole e che è meglio per il mondo.
(Joseph Ratzinger, Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio. In colloquio con Peter Seewald, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, pp. 51-54)