Spero che siate d’accordo con me nel dire che siamo riusciti ad affrontare e debellare nove dei migliori paradossi scientifici. Abbiamo esorcizzato diavoli, salvato gatti e nonni, calmato gemelli litigiosi, fatto pace col cielo notturno e dato una ridimensionata a Zenone. Ma qualcuno può sospettare che io abbia barato selezionando solo gli interrogativi risolti in maniera chiara dalla scienza e che ce ne siano altri, da me opportunamente ignorati, a cui non è stata ancora data una risposta. Be’, certo che ci sono. L’universo è pieno di misteri, ed è questo che lo rende così affascinante.
Gli enigmi e i misteri ancora in sospeso appartengono a una (o più) di queste tre categorie:
- quelli che la scienza è sul punto di capire e risolvere;
- quelli che spera di risolvere un giorno, forse nel lontano futuro e
- quelli di natura filosofica o metafisica a cui la scienza potrebbe non dare mai risposta perché escono dal suo campo di indagine o perché è impossibile concepire, anche solo in linea di principio, un metodo di indagine da cui si riesca a ricavare una risposta definitiva e soddisfacente.
[...] Anziché descrivere questi importanti problemi in dettaglio, dato che siamo alla fine del libro, mi limiterò a elencare alcuni esempi nelle varie categorie. Faccio notare che non sono in alcun modo ordinati secondo la mia idea di quali siano i primi a essere risolti. Sottolineo inoltre che si tratta di elenchi personali e altamente soggettivi, né esaurienti, né limitati a questioni strettamente paradossali. Li espongo qui semplicemente per evidenziare quanto ci sia ancora da imparare sull’universo e sul ruolo che noi abbiamo al suo interno.
Inizio da dieci problemi che appartengono alla prima categoria, cioè quelli per cui mi aspetto che la scienza troverà una risposta soddisfacente mentre sarò in vita:
- Perché nell’universo c’è più materia che antimateria?
- Di che cosa è fatta la materia oscura?
- Che cos’è l’energia oscura?
- Sarà possibile realizzare un mantello dell’invisibilità funzionante?
- Fino a che punto l’auto-aggregazione chimica riuscirà a spiegare la vita?
- Come fa una lunga catena di materiale organico a ripiegarsi formando una proteina?
- C’è un limite assoluto alla durata della vita umana?
- Come vengono registrati e immagazzinati i ricordi nel cervello?
- Si riusciranno a prevedere i terremoti?
- Quali sono i limiti del calcolo informatico?
Seguono dieci problemi di grande rilievo ai quali sono sicuro che la scienza darà risposta, anche se dubito di vederli risolti nel corso della mia vita:
- Le particelle sono davvero minuscole corde vibranti o la teoria delle stringhe non è altro che una ingegnosa prova di matematica?
- C’era qualcosa prima del Big Bang?
- Esistono dimensioni nascoste?
- Dove e come ha origine la coscienza nel cervello?
- Una macchina può avere coscienza?
- È possibile viaggiare all’indietro nel tempo?
- Qual è la forma dell’universo?
- Che cosa c’è dall’altra parte di un buco nero?
- Ci sono principi più profondi alla base delle stranezze quantistiche?
- Sarà possibile il teletrasporto quantistico di esseri umani?
Infine, ecco alcuni problemi che alcuni collocherebbero, almeno in teoria, nel campo d’azione della scienza ma che la scienza, temo, non sarà mai in grado di risolvere:
- Abbiamo libero arbitrio?
- Esistono universi paralleli?
- Che cosa ha causato la nascita dell’universo?
- Siamo stati noi a inventare la matematica allo scopo di descrivere l’universo, o le equazioni della fisica sono qualcosa che esiste da sempre e che attendeva solo di essere scoperto?
Estratto da "La fisica del diavolo" di Jim Al-Khalili (fisico teorico), edito da Boringhieri, 2012