A Natale si festeggia la fisicità della fede dei cristiani
Scrive Paul Tillich, nel suo libro "L'irrilevanza e la rilevanza del messaggio cristiano per l'umanità oggi" (ed. Queriniana, Brescia, 1996, pp 71-72),
...il cristianesimo
- è in grado di dare delle risposte agli interrogativi sollevati dall'analisi esistenzialista dello scacco umano nel tempo e nello spazio?
- E in grado di rispondervi sulla base di ciò che è essenzialmente, nonostante tutte le sue deformazioni nel tempo e nello spazio?
- E in grado di dare risposta sia alla mentalità tipicamente moderna che alla rivolta esistenzialista contro di essa?
La mia risposta [scrive Tillich] è sì. Il cristianesimo può farlo.
Tenterò di mettere in luce quelle caratteristiche del cristianesimo che possono riuscire a dare una risposta agli interrogativi che emergono sia dal problema della mentalità moderna, sia da coloro che hanno offerto l'analisi cosiddetta esistenzialista.
Ma prima lasciatemi esporre un fattore del cristianesimo che in generale può renderlo rilevante al giorno d'oggi: si tratta di un evento che è accaduto. Un evento composto di due parti:
- il fatto di una vita personale,
- la ricezione di questa vita da parte di un gruppo detto dei discepoli o dei seguaci.
Questo è l'evento da cui dipende tutto il resto. Ripeto, l'evento ha due facce: quella fattuale e quella della ricezione; ed entrambe sono necessarie. Cristo, in termini teologicamente rigorosi, non sarebbe il Cristo senza la chiesa, cioè la comunità che lo ha ricevuto. E la chiesa non potrebbe essere la chiesa senza il Cristo su cui è basata.
Ora, ciò significa che il cristianesimo non si basa su un'idea o un insieme di simboli. Ci sono anche questi. E vengono usati. Ma la chiesa si basa su qualcosa che è accaduto nel tempo e nello spazio - l'apparizione di un uomo che si chiama Gesù, che fu accolto dai discepoli come i l Cristo atteso. Con questo evento sottostante, il cristianesimo era di gran lunga superiore ai nobili movimenti religiosi con cui doveva competere. Qualunque interpretazione se ne potesse dare, era sempre possibile tornare all'immagine di questo evento fornita dalla letteratura biblica ed alla realtà che attraverso tale immagine risplendeva.
Noi non sappiamo quanto provenga dalla parte del fatto e quanto da quella della ricezione. Per fini religiosi, non abbiamo bisogno di saperlo. Per la comprensione storiografica dello sviluppo degli scritti biblici e della chiesa primitiva, saperlo è invece molto importante.
Questo elemento di evento assicura qualcosa che trascende tutte le religioni concorrenti, prive di un tale fondamento. Esso possiede l'unicità di ogni evento storico - è incomparabile ed inesauribile.
Tale è il retroterra della rilevanza essenziale del cristianesimo, la rilevanza di un evento nella totalità degli eventi umani, un evento dotato di un significato umano universale.
Paul Tillich, L'irrilevanza e la rilevanza del messaggio cristiano per l'umanità oggi, ed. Queriniana, Brescia, 1996