Mi trovo d'accordo con Papa Francesco quando dice che "Di fronte a una persona malata serve lo sforzo di tutti". E sono d'accordo anche quando dice che "la scienza ha dei limiti da rispettare per il bene dell'uomo".
Ma il discorso così è monco. Vorrei onesta chiarezza quando si parla del "bene dell'uomo".
- Chi decide la posizione da dare a quel pulsante, l'on/off dei macchinari che tengono in vita? Un giudice, in nome di una legge? un medico, in nome di una tecnologia? un prete in nome di una consuetudine di "fede"?
- E quindi, chi può arrogarsi il diritto di togliere o ancor peggio di regalare qualche inutile giorno in più ad un morente?
- Quali i criteri e i titoli può farlo?
A me pare un atto di orgoglio, l'orgoglio degli inutili, ateismo autentico.