E' triste ma non riesco a vederla diversamente, per quanto fede e cuore violentino la mia onestà intellettuale, il fenomeno degli emigranti non è una situazione di emergenza e, pertanto, non è gestibile con la generosità.
Il buonismo, dovunque si origini (nelle chiese o nei circoli di partito o in qualche cosca), non può dimenticare l'antico detto sempre vero che "il medico pietoso fa la piaga verminosa".
E' un fenomeno epocale che potrebbe travolgerci e dove programmazione e coraggio la devono fare da padroni.
Certo che a reagire seriamente ci saranno rischi e ci scapperanno morti e persino rivoluzioni, ma i medici e i soldati non possono fare le crocerossine, devono fare i medici e i soldati, cioè "à la guerre comme à la guerre". E se si vuole un qualche risultato "i morti si devono contano solo alla fine della battaglia".