22 agosto 2018
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Abbiamo un'Autorità dei trasporti nata da poco, ma che per statuto non può occuparsi delle autostrade.
Abbiamo autorevoli tecnici dello Stato che hanno fatto consulenze per concessionari e ne troviamo traccia anche nella commissione voluta dal ministro Toninelli.
Abbiamo cioè una Repubblica (la Seconda) che ha scelto quasi sempre di far finta di non vedere, su Alitalia come sulle autostrade, sugli sprechi delle Regioni a statuto speciale come sui ritardi della giustizia, sul progressivo scivolamento fuori dalla legalità di intere province come sull'imbruttirsi dei nostri contesti urbani, di cui le penose condizioni in cui versa Roma sono manifesti a cielo aperto.
Su questa Seconda Repubblica avviluppata intorno ai suoi interessi (alcuni nobili, altri meno) si è progressivamente concentrato lo scontento popolare, che ha trovato nella "Vaffa Day" di Beppe Grillo il suo primo vagito importante e nelle figure di Salvini e Di Maio i suoi prodotti migliori.
Ecco perché a Genova hanno fischiato Martina e Pinotti: il Pd è, insieme al Cavaliere, asse portante di quella Repubblica, crollata insieme al ponte.
Questo non significa che Salvini e Di Maio abbiano sempre ragione, anzi. La loro ricetta di governo è tutta da verificare e, probabilmente, piuttosto inadeguata, contraddittoria, velleitaria. Ma deve essere chiaro a tutti che per opporsi a quei due ci vuole la capacità di aprire una fase nuova, nella quale ben poco del passato potrà essere salvato.
Roberto Arditti Direttore editoriale di Formiche.net. Pubblicato da Huffingtonpost.it il 21/08/2018