Il Natale di Gesù non è il semplice compleanno di un mio amico ma è anche accettare e festeggiare il suo dono.
Gesù nascendo (unico uomo che nasce per propria scelta) ha reso possibile un’impossibile “salvezza”. Paolo così scrive a Tito (3,5): egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia. Nascendo crea i presupposti per assimilarci a sé, perché ci salviamo.
Necessiterà un volontario rito simbolico di lavacro, come avveniva con Giovanni Battista, ma il suo avrà un effetto extra-ordinario, trasformerà, sarà un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.
E’ lo Spirito Santo il “Dono” che Gesù viene a portare, un dono che Dio ha effuso su di noi in abbondanza. Lo Spirito è la parola potente che, se ascoltata, trasforma. E’ lo Spirito il vestito della festa che ci permetterà l’ingresso nella casa di Dio.