«Io so che puoi tutto. Niente ti è impossibile.
Tu avevi chiesto: “Chi è costui che nella sua ignoranza oscura i miei piani?”.
È vero, ho parlato di cose che non capisco, di cose al di sopra di me, che non conosco.
Tu mi avevi chiesto di ascoltarti mentre parlavi e di rispondere alle tue domande.
Ma allora ti conoscevo solo per sentito dire, ora invece ti ho visto con i miei occhi.
Quindi ritiro quello che ho detto e mi pento, mi cospargo di polvere e cenere».
(Gb 42,2ss - testo interconfessionale)