Il mio Credo in nove punti
Dal libro di Ervin Laszlo, "Il mio viaggio. Una vita alla ricerca del senso della vita" [ungherese, filosofo della scienza, teorico dei sistemi, teorico integrale]
1. Sono una delle manifestazioni più elevate e sviluppate dell’impulso evolutivo verso la coerenza e l’integrità nel mondo. L’impeto cosmico che crea sistemi complessi e coerenti nel mondo è il fondamento e la guida del mio attivismo consapevole.
2. Sono consapevole di essere parte della famiglia umana e che la famiglia umana è parte di me. Insieme ai miei simili, sono coerente e sono completo.
3. Riconosco che tra le persone non esistono separazioni assolute, solo gradienti di differenza che ci aiutano a distinguere una persona dall’altra. Non ci sono “altri” in questo mondo: siamo tutti parte della stessa famiglia umana. L’identità separata che attribuiamo alle persone è solo una comoda convenzione che facilita la nostra interazione con loro.
4. Tentare di ottenere dei vantaggi da una competizione senza esclusione di colpi è un grave errore. Rischia di danneggiare l’integrità del sistema di cui sia io che i miei rivali facciamo parte. Quando faccio del male ai miei rivali, faccio del male a me stesso.
5. La collaborazione è la via maestra verso la totalità che è la precondizione della salute e del benessere nel mondo vivente. La collaborazione richiede empatia e solidarietà e, infine, amore incondizionato tra i collaboratori.
6. Garantire la sicurezza mia e del mio paese con armi e altri mezzi violenti è un’impresa controproducente. Il patriottismo, quando mira a eliminare gli avversari con la forza e l’eroismo, quando implica la violenza, sono aspirazioni imperfette. Patrioti ed eroi che brandiscono una spada o si affidano alle armi non sono difese contro un nemico, sono essi stessi il nemico: un’arma destinata a ferire o uccidere è una minaccia per tutti, inclusi coloro che la brandiscono. La comprensione, la conciliazione e il perdono sono segni di coraggio e non di debolezza.
7. Solo la persistenza e l’evoluzione dell’intera comunità della vita sulla Terra ha valore intrinseco. Gli oggetti materiali, le energie e le sostanze che ospitano o generano hanno solo un valore strumentale, hanno valore solo perché contribuiscono al bene del tutto di cui fanno parte. Se esclusivamente “mia”, una risorsa materiale requisisce parte delle risorse di cui tutti i membri della famiglia umana hanno bisogno per vivere e prosperare.
8. La condivisione valorizza la comunità della vita, mentre gli atti di possedere e accumulare creano divisione, invitano alla concorrenza e alimentano l’invidia. La società condivisa è la norma per le comunità della vita sul pianeta, la società abbiente è tipica solo dell’umanità moderna ed è un’aberrazione.
9. Sono complice di una grande aberrazione nella condotta della vita su questo pianeta e ora devo unirmi a tutti gli individui consapevoli e responsabili per superare questa aberrazione. Dedicare creatività, energie e tempo a questo compito è un mio dovere inesorabile come membro consapevole della comunità della vita su questo pianeta