Il fil rouge di domenica 26 febbraio 2023
La narrazione del paradiso terrestre non è una narrazione originale della Bibbia. Fa parte dei racconti popolari dei popoli orientali, in cui immaginavano ci fosse stata una vita da sogno. Una spiegazione a quel retrogusto che ancora sentiamo in bocca.
La Bibbia ha fatto suo questo racconto per ricordarci che quel retrogusto non è un sogno della nostra razza. Anche se non lo vediamo più, se non lo sentiamo più, se non lo gustiamo più, ci racconta del mondo altro. Altro ma non meno vero. Ci parla di Dio, più delle cinque vie di san Tommaso.
Poi venne Abramo, poi venne Mosè, poi ci fu l’esilio in Babilonia, e nacque la speranza grazie alla legge. Una speranza che con Gesù diventa concreta, almeno per chi crede.
Lui dice di essere venuto da quel paradiso. Ci insegna come interpretare la legge, il vero spirito della legge con il suo “ma io vi dico”. E soprattutto ritornando da dove è venuto lascia socchiusa la porta anche per noi.
Le tentazioni del deserto sono un’interpretazione della Legge. Vi sono rappresentati tre miti dell’uomo:
- il mito della sazietà, rappresentato dal pane
- il mito dell’impunità, ossia della libertà
- la scelta dell’effimero, come se non ci fosse un domani
Dove il pane rappresenta le nostre necessità, cioè la sazietà fisica, l’appagamento degli istinti, la salute, la prestanza. Noi vorremmo e lavoriamo per essere appagati sani, soddisfatti e invidiati.
La libertà è l’altro mito dei nostri tempi. Io posso fare quello che voglio e non debbo renderne conto. Non esiste che se mi butto da una torre mi faccia male però non mi preoccupo di usare almeno un paracadute, e questo si chiama impunità, falsa fede.
E infine il più subdolo dei miti, cioè la mancanza di prospettive. Viviamo l’oggi, chiusi nell’astronave Terra, fra miliardi di altri pianeti e miliardi di stelle con le tende abbassate per non vedere fuori. Fra cielo e terra noi, pavidi, scegliamo la terra.
Che dice Gesù?
- Non di solo pane vivrà l’uomo.
- Non mettere alla prova il Signore Dio tuo.
- Il signore Dio tuo adorerai