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7 maggio 2023 7 07 /05 /maggio /2023 03:59

Ieri 6 maggio del 2023, ho assistito in TV all'unzione di un re, Carlo III d'Inghilterra.

La cerimonia s'è svolta tra tonache, divise militari e stravaganti look femminili, in un evidente miscuglio di potere e di religione. Come non chiedersi allora perché si svolgesse in una chiesa e perché in forma di cerimonia religiosa. 

E‘ vero che la Bibbia insegna che Dio non disdegna i re. Anzi è Lui a scegliere i re e a consacrarli. Esemplare il racconto di Samuele nei suoi due libri. Ma sarà lo stesso Gesù a non rinnegare il "potere", non vi si ribella, ricorda solo che è una delega.

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Samuele nel suo primo libro ci racconta con dovizia di particolari della scelta e poi unzione di Saulo (1Sam 8,6-9). Una situazione in cui non era ancora il potente di turno a pretendere il riconoscimento, l'unzione.

Quelle furono cerimonie decisamente più contenute, d'altronde era un'altra epoca, ma è paradigmatica la presentazione in forma di dialogo a tre (Dio, Samuele e l popolo) sui rischi cui  il popolo andava incontro con tale scelta e di come poi Egli stesso manipolerà gli accadimenti fino a farli sembrare scelte volute dal popolo.

Sembra dica: Volete un re? Non mi fa felice, mi sento un po’ tradito, ma prendetevelo anzi posso aiutarvi a sceglierlo, però siate coscienti dei rischi cui andate incontro.

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Samuele pregò il Signore. Il Signore disse a Samuele: 
«Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro. 
Come hanno fatto dal giorno in cui li ho fatti salire dall'Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dèi, così stanno facendo anche a te.  Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente e annuncia loro il diritto del re che regnerà su di loro». 

Samuele riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse:
«Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi:
-    prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. 
-    Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie.
-    Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. 
-    Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. 
-    Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. 
-    Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. 
Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà». 

Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuele e disse: 
«No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie». 

Samuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuele: 

«Ascoltali: lascia regnare un re su di loro».

 
 

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