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26 dicembre 2023 2 26 /12 /dicembre /2023 16:31

Natale è periodo di tradizioni, ma che cos’è la tradizione quando si parla delle cose in cui credere?

 

La prima difesa formale delle tradizioni, riguardanti la fede attaccata da Lutero, fu a Trento. 

 

Che cosa fu detto? 

 

Non ci fu vera discussione ma solo condanne vicendevoli. E a 500 anni da quei lontani 1517 (Lutero) e 1545 (Trento), non vedo altro che il prolungarsi di una discussione sulla bottiglia “mezzo piena o mezzo vuota”. Perché ambedue avevano ragione e ambedue avevano torto.   

 

Il Decreto tridentino

 

Il Decreto tridentino indica che le verità dogmatiche e la disciplina morale sono parimenti contenute sia nelle scritture sacre sia nella tradizione non scritta, ricevuta dagli apostoli dalle stesse parole di Gesù, e dagli stessi trasmessa grazie all'opera dello Spirito Santo di bocca in bocca fino all'epoca presente.

 

Il Concilio tridentino affermò di rispettare sullo stesso piano le scritture dell'Antico Testamento, del Nuovo Testamento e la tradizione della fede e della morale, perché dettate a voce da Cristo o suggerite dallo Spirito Santo, poi conservate per successione dalla Chiesa cattolica. 

 

Perciò il concilio affermò l'esistenza di una tradizione non scritta, tuttavia non ne codificò né redasse una lista dal punto di vista dei contenuti. Tale tradizione comprende sia una "forma reale", ovvero l'attività e la vita della Chiesa, sia una "forma orale", ossia il racconto e la testimonianza: rappresenta, cioè, non solo un messaggio ma anche la viva realtà cristiana; la Chiesa infatti non solo diffonde il messaggio dell'eucaristia, ma la celebra anche continuamente sugli altari. Da un punto di vista storico, la tradizione si può inquadrare come il bagaglio dei riti, della liturgia, della disciplina ecclesiastica e della condotta pratica.

 

Inoltre affermò che le scritture sacre non sono da interpretare contrariamente alla tradizione, poiché nella storia del cristianesimo la rivelazione è stata trasmessa alle genti soprattutto attraverso la tradizione orale sia nell'Antico Testamento, prima e dopo la legge scritta di Mosè, sia nel Nuovo Testamento con la testimonianza evangelica nella predicazione apostolica.

 

Il giudizio di Trento sul protestantesimo

 

Il Concilio tridentino chiarisce anche la posizione cattolica nei confronti del protestantesimo e sottolinea che i cristiani protestanti si distinguono dalla Chiesa di Roma, tra le altre cose, per non includere la tradizione tra le forme di trasmissione della rivelazione, ponendo invece in assoluto la regola della sola scriptura e del libero esame. 

 

Secondo il Concilio, i protestanti sarebbero inciampati in una contraddizione, non considerando cioè che il numero, il contenuto e l'autorità dei testi sacri è data anch'essa per tradizione. (Asserzione che trovo semplicemente ridicola)

[Testo da Wikipedia.org]

 

Riflessioni

 

Come è evidente il concilio di Trento pose a garante di verità e di rispondenza alla volontà divina lo Spirito Santo, cosi facendo trasformava la Tradizione in Rivelazione, soprattutto senza alcun discrimine. E ancora oggi è così. 

 

Ancora oggi sono trascurate o mistificate le scoperte dell’antropologia culturale, le sopravvenute scoperte dell’ermeneutica (ciè il nuovo modo tecnico di leggere documenti ed eventi) ma soprattutto la storia stessa della Chiesa. 

 

Una storia che ci racconta di una Chiesa, arroccata contro il nuovo che avanza, invischiata in errori e giudizi gravidi di sangue, in persecuzioni religiose, in guerre con la croce in prima fila, o nello sterminio di popoli che stavano apparendo negli orizzonti africani o d'oltre-oceano. Questi non non possono essere venti dello Spirito Santo, mi rifiuto. 

 

La mia idea su come si svilupparono le tradizioni

 

Nelle nuove sinagoghe ebree dei cristiani fu subito presente un’apologetica difensiva, che divenne sempre meno rude con l’aggiungersi di persone dotte e formate nel pensiero greco, pensiero che inconsciamente riversarono nella nuova religione. 

(Mi domando: Anche e solo il pensiero greco va considerato verità?)

 

Questo evolversi rese quelle “sinagoghe” pericolose o appetibili per il potere civile, fino a giungere a Costantino che se ne servi e le dominò arrogandosi anche il potere di immischiarsi in questioni dottrinali. Basti pensare che era Costantino a indire i concili, parteggiando ora per gli uni ora per gli altri.

 

Questo fu il periodo in seguito chiamato “patristico”, cioè quello dei Padri della chiesa che va dal 2° al 7° secolo dopo Cristo. Furono detti Padri perché furono essi a strutturare la Chiesa che viviamo ancora oggi. A costruire le nostre “tradizioni” cui Trento prestava la sua fiducia.

 

Come Lutero mi pongo domande sulla attendibilità delle tradizioni da loro escogitate e in cui è difficile vedervi lo Spirito Santo all’opera, ma soprattutto c'è da chiedersi:

I padri della chiesa che titolo avevano per essere più “veri” di noi? 

Valgon di più duecento anni senza mezzi, o 2.000 anni che invece dispongono di mezzi tecnici e tanta cultura in più? 

Forse un'interpretazione facilona, cioè semplicemente dedotta all’aristotelica o platonica maniera, ha più valore di un’interpretazione che gode di mezzi culturali e tecnici di ben altro livello (filosofici, ermeneutici, archeologici, storici)?

 

Riflessioni a chiusura

 

Ci si basa sulla tradizione orale, ma qual è la critica a questa tradizione? Trento a questo non risponde, si limita a chiamare in campo lo “Spirito Santo". 

 

Ma se la guida dello Spirito allora c’era e oggi non più, perché e in che cosa stiamo credendo noi oggi? Soprattutto non stiamo giocando a scacchi, dove sono concessi gli arroccamenti, per cui ora basta dire scusarsi purché nulla cambi.

 

Oggi è Natale… ci si lamenta delle guerre in Ucraina e in Israele, ma in Vaticano si stanno svolgendo processi a fatti scandalosi. Dal Vaticano arrivano notizie di beghe, interne ed esterne, di contestazioni dell’autorità eletta. Sono spiragli sulla storia della Chiesa di oggi, dove ancora oggi: potere, soldi, sesso nascosto e vigliacco hanno spazio.

 

Triste ma è cosí! 

 

 

 

 

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  • : Blog di Piero Azzena
  • : Questo blog è solo la mia voce, resa libera dall'età. Questo blog è un memo, seppur disinvolto nei tempi e nei modi, dove chioso su argomenti la cui unica caratteristica è l'aver attirato la mia attenzione. Temi esposti man mano che si presentano, senza cura di organicità o apprensione per possibili contraddizioni. Temi portati a nudo, liberi da incrostazioni , franchi e leali.
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