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4 gennaio 2024 4 04 /01 /gennaio /2024 06:09

 

"vino nuovo in otri nuove" 

 

Questa frase è riportata identica sia da Marco che da Matteo che da Luca. Pertanto c’è da chiedersi se fosse un detto comune dell'epoca o un detto presente solo nei vangeli, come suggeriscono le similitudini nella sequenza con cui viene presentata o del momento in cui collocata? 

Questa seconda ipotesi potrebbe essere interpretata come indicazione del valore che Cristo dava alla sua dottrina (vino nuovo) e del comportamento liberatorio affidato alla sua Chiesa (otre nuova). Infatti due sono gli argomenti impostati in contrapposizione a tradizioni antiche, cioè:

  • cosa sarebbe il vino nuovo? 
  • chi sarebbe l’otre vecchia?

Una semplice questione intorno al digiuno diverrebbe non solo un distacco dal vecchio ebraismo ma anche una profetica apertura alla patristica, al connubio tra ebraismo e grecità. Darebbe diritto di esistere alla Chiesa che oggi conosciamo.

Fantasia? Forse… perché  a ben guardare questo è quanto avvenuto nella bimillenaria storia della Chiesa. Sarebbe un viatico non da poco per quegli eventi. 

 

in Mc 2,18-22

Questione intorno al digiuno. (Vedi anche Matteo, 9, 14-17; Luca, 5, 33-38)

18 Ora i discepoli di Giovanni ed i Farisei stavano digiunando, e gli si venne a dire: Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei Farisei digiunano, i tuoi discepoli invece non digiunano? 19 E Gesù rispose loro: Possono forse digiunare i figli dello sposo, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verrà il giorno in cui sarà loro tolto lo sposo, ed allora, in quel tempo, digiuneranno. 21 Nessuno cuce una pezza di panno nuovo sopra un vestito vecchio; altrimenti la pezza, che è nuova, strappa il vestito vecchio; e lo strappo diventa peggiore. 22 E nessuno mette del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino farà scoppiare gli otri, così si perdono e vino ed otri. Vino nuovo in otri nuovi.

 

In Matteo 9,14-17

[14] Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: “Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?”. [15] E Gesù disse loro: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

[16] Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. [17] né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano”.

 

In Luca 5,33-38

[33] Allora gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!”. [34] Gesù rispose: “Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? [35] Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno”. [36] Diceva loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. [37] E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. [38] Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. [39] Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!”.

 

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