Il Corriere della Sera ha deciso che a occuparsi di Islam e immigrazione e ieri ha pubblicato un importante intervista allo scrittore francese Michel Houellebecq ossia uno che, dice lui di se medesimo, «capta prima». È vero, ha dimostrato di aver ragione, e il problema, per andare subito al punto, e che invece noi non captiamo neanche dopo.
La domanda, perciò, diventa questa:
- che cosa accadrebbe, oggi, se Oriana Fallaci pubblicasse le due paginate de La rabbia e l'orgoglio sul Corriere Della Sera? Era il 2001: come verrebbe accolta? Se non sarebbe tacciata di islamofobia è solo perché la parola non era ancora stata inventata.
- Oggi è molto più facile parlar male del Papa che non di un milione e mezzo di islamici che vivono da noi.
- Oggi non si può antipatizzare per l'Islam, per esempio su Facebook, senza che scattino censure.
- Oggi i capi di Stato eliminano il vino da tavola nei convivi diplomatici e accondiscendono al galateo di teocrazie dove le condanne e violazioni dei diritti umani sono la norma.
- Oggi il velo islamico è prodotto dalla Nike.
- Oggi ci sono zone, non solo a Milano, dove la gente prega per strada e dove ogni tanto riecheggia il muezzin.
- Oggi nei talk show vengono ospitati islamici che accusano gli italiani maschi di «patriarcato», e per trovare uno uomo delle istituzioni che si batta apertamente contro la segregazione femminile occorre arrivare quasi in Slovenia (a Monfalcone) e intervistare la sindaca.
- Oggi, sotto il profilo della sicurezza, siamo quasi assuefatti a un certo tasso di esposizione e pericolosità del vivere comune:
- giudichiamo normale scegliere le vacanze all'estero sulla base degli attentati,
- sappiamo che prendere un aereo è diventato e resterà un inferno,
- che per morire basta frequentare locali, concerti o riviste satiriche,
- che i pazzi e i lupi solitari sono dietro l'angolo,
- che ormai ogni spostato mentale può trovare un movente politico nel jihad.
Ci siamo raccontati
- la ridicola e inconsistente bipartizione tra islam moderato e radicale,
- che le primavere arabe guardassero a un modello laico-occidentale,
- che sciiti e sunniti non convivano tranquillamente tra loro nelle nostre città,
- che noi tutti non abbiamo ristretto le nostre libertà politiche e civili né abbiamo rinegoziato la nostra sicurezza pubblica.
Non abbiamo ancora svenduto i valori cardine della nostra democrazia, in effetti, ma la sensazione è che stiamo trattando.
[Brano da articolo de “il Giornale”, a firma di Filippo Facci, come pubblicato il 13-12-2024 su www.MSN.it.]