Ma che dal Colle non sia arrivato un segnale chiaro sull’agibilità politica del Cavaliere viene ritenuta una mancanza “inaccettabile” da parte dell’inner circle del leader azzurro.
E, pur evitando uno scontro frontale, la riflessione sul futuro che si sta facendo in queste ore è molto più articolata di quanto non trapeli dalle/nelle dichiarazioni in chiaro. Tra le quali è indicativa quella di Nitto Palma, che, non potendo dire quel che vorrebbe dire, si limita ad un laconico “prendo atto della parole di Napolitano, sul piano strettamente giuridico è un discorso lineare”. Off the records il discorso è tutt’altro. “È inaccettabile che l’unico interesse di Napolitano sia preservare questo governicchio – spiega una fonte molto vicina al Cavaliere – Così Berlusconi è in trappola, se non proprio finito”.
Poi (l'inner circle) delinea la possibile strategia per l’immediato futuro: “Adesso bisogna forzare sui temi economici, passare all’incasso lì. Se non fanno passare la nostra linea tanto meglio, abbiamo un buon motivo per staccare la spina”. L’incastro si scioglierà a settembre, non prima. Spiega Lucio Malan: “Certo che se il Pd votasse a favore dell’incandidabilità non si potrebbero non fare valutazioni di natura politica”.
Di Pietro Salvatori
Commento Pubblicato: il 13/08/2013 su L'Huffingtonpost