Ecco un'analisi lucida di MR circa gli accadimenti di quei giorni. MR è un mio caro amico ex operatore di Banca e poi consulente Bancario che scrive al nostro comune amico R.
Un'analisi difficile da reperire per la sua oggettività, ma soprattutto perché espressa con semplicità pur nella sua complessità. La riporto perché intendo mantenerne memoria.
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Da: MB
A: R (nostro comune amico, ma molto devoto a Berlusconi)
Oggetto: COLPO DI STATO
Dat 17 Maggio 2014 10:51
Ora caro R, parlando seriamente, il colpo di stato, se così lo si vuole chiamare, ci fu sicuramente, condotto con maestria da Re Giorgio, (in quel periodo Grillo suggeriva a Napolitano di sostituire subito Berlusconi) che soprattutto gli statali e i dipendenti degli enti locali, nonchè tutti i pensionati italiani devono ringraziare, perchè stipendi e pensioni per queste categorie di persone, alla fine del 2011 o massimo all'inizio del 2012, sarebbero stati ridotti del 30% o del 50%.
Infatti per l'erogazione di stipendi statali, enti locali e pensioni si sarebbe dovuto ricorrere al finanziamento (soprattutto europeo) che sarebbe avvenuto con le aste dei titoli di stato italiani. ....ma che vista la situazione del Governo Berlusconi, difficilmente gli enti istituzionali europei,come le banche francesi, tedesche, ecc, avrebbero acquistato.
L'Europa aveva già ridotto gli acquisti drasticamente nei mesi precedenti, tanto che i titoli italiani dovettero essere acquistati oltre che dalla BCE (100 miliardi tra agosto e settembre) dalle stesse banche italiane che non sarebbero più state in grado di sostenere gli acquisti di nuove aste da parte dello stato italiano(quelli di fine e inizio anno, circa 30 miliardi). Se fosse accaduto, l'Italia sarebbe stata un'altra Argentina, che avrebbe però travolto il mondo intero.
Di qui la necessità di un "colpo di stato soft" da parte di Re Giorgio, che aveva capito che tutto si sarebbe giocato sulla credibilità del Governo Italiano... Berlusconi ormai era fuori gioco, quella credibilità non ce l'aveva più, e lui responsabilmente l'aveva capito. Una volta tanto l'Alzheimer, gli aveva lasciato un po' di lucidità.
Ciao R. Guarda che quando ti faccio gli auguri per Sant'Andrea, non scherzo. Credo nella tua serietà. Volevo anche dirti che guardo alla politica con l'occhio di chi dice:"vada come vada"...sperando nel meglio. Non ne faccio, (Berlusconi a parte e che amabilmente compatisco) una malattia.
Un abbraccio KOMUNISTA. (non sono Giuda)
MB
Da: MB
A: R
Sabato 17 Maggio 2014 10:58
Ulteriori precisazioni
Nei mesi in cui il Governo presieduto dal primo ministro Silvio Berlusconi traballava, le banche internazionali ridussero di quasi 65 miliardi l’esposizione verso il settore pubblico italiano, cioè si disfecero di BOT e BTP. Ben l’80 per cento di questa riduzione fu imputabile alle banche europee .
E tra le banche europee, le più attive nel ridurre l’esposizione verso il settore pubblico italiano furono quelle francesi che nel secondo semestre 2011 ridussero di ben 22 miliardi di euro la loro esposizione verso il rischio sovrano italiano.
Le banche tedesche, di solito accusate di aver fatto crollare i titoli di stato italiani, vengono parzialmente assolte da questi dati della BRI. La loro esposizione, infatti, rimase stabile nel secondo semestre del 2011, anche se si era ridotta di oltre 5 miliardi nel primo semestre.
Molto attive nel periodo di maggior rischio per la stabilità finanziaria italiana furono le banche giapponesi, inglesi e belghe che nel secondo semestre del 2011 ridussero rispettivamente di 6,3, 5,5 e 5,5 miliardi l’esposizione verso il settore pubblico italiano.
Imponente la riduzione operata dal settore bancario belga che in soli sei mesi riuscì a dimezzare l’esposizione sui titoli italiani.