L'ultimo colpo di coda del governo Berlusconi (seppure conclusosi 4 giorni dopo la caduta del suo governo) è stato semplicemente "geniale"... per la sua difesa personale.
Ecco un commento del 20 novembre 2012, pubblicato, da cui risulta che qualcuno se ne era reso conto già allora ma la legge fu approvata all'unanimità.
E "brave" le nostre opposizioni: conniventi o stupide?
Ma quella di Lanzarote non voleva essere una convenzioni a difesa dei minorenni?
Ecco l'intero articolo, non è profetico è solo intelligente
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La legge salva-minori che protegge i loro molestatori (e Berlusconi).
La denuncia del magistrato Fabio Roia
Di Laura Eduati
Pubblicato su Huffington Post: 20/11/2012 14:48
La pedofilia finalmente nel codice penale, punizioni esemplari per gli adescatori di minori nel web, una migliore formulazione del reato di maltrattamenti in famiglia. C'è molto da applaudire nella convenzione di Lanzarote a tutela dei minori vittime di violenze sessuali, approvatalo scorso settembre dopo un lungo iter parlamentare. Sì, la convenzione è un passo avanti nella legislazione che protegge i bambini e gli adolescenti.
Ma il diavolo si nasconde nei dettagli. E tra le pieghe della nuova normativa, nel silenzio generale, è stata inserita una scappatoia per gli imputati che si sono macchiati di reati che coinvolgono persone sotto i 18 anni: prostituzione minorile, violenza sessuale, atti sessuali, violenze sessuali di gruppo, turismo sessuale, riduzione in schiavitù, pedofilia e adescamento.
La scappatoia si chiama "ignoranza inevitabile" ed è uno strumento giuridico che ora questi imputati, Berlusconi in primis, potranno utilizzare nei tribunali per provare di aver fatto tutto il possibile per sincerarsi che la vittima fosse in realtà maggiorenne. E questo vale maggiormente per quei reati che non presuppongono una coercizione, come il consumare un atto sessuale consenziente o pagare un compenso per ottenere sesso.
Se n'è accorto un magistrato come Fabio Roia del tribunale di Milano, ex membro del Csm, esperto in processi dove le vittime appartengono a categorie deboli come donne e bambini: "Poiché l'età della vittima è fondamentale per capire se sono stati commessi questi reati, prima del recepimento della convenzione di Lanzarote il giudice doveva semplicemente capire se l'accusato si fosse reso effettivamente conto di quanti anni avesse la persona che aveva davanti".
Il cambiamento, ora, è enorme: "Oggi invece la cosiddetta ignoranza inevitabile è stata estesa a tutti i reati che coinvolgono minorenni, e per le vittime è un indebolimento della loro tutela. L'imputato infatti ha maggiori strumenti per dimostrare di avere fatto ogni accertamento possibile per capire che età avesse la persona, normalmente una prostituta, prima di avere un rapporto sessuale".
Potrebbe essere anche questa una norma salva-Ruby?
Roia è convinto che "questo strumento è stato introdotto perché effettivamente molte ragazze che si prostituiscono possono sembrare maggiorenni, ma questo non va nella direzione di una maggiore protezione di queste ragazze bensì favorisce semmai l'imputato in quanto prevede una scusabilità delle sue azioni". Se un uomo coltiva il dubbio sulla effettiva età di una prostituta, prosegue Roia, "dovrebbe astenersi".
Secondo il magistrato inoltre gli effetti peggiori dell'introduzione dell'ignoranza inevitabile non si vedranno nel processo contro Berlusconi, accusato di avere ottenuto prestazioni sessuali da Ruby, bensì nei casi di violenza sessuale contro minori di 14 anni: "È assurdo che questa scappatoia sia stata infilata proprio nella Convenzione di Lanzarote, che come scopo si propone di estendere la tutela ai bambini e agli adolescenti vittime di reati sessuali".
Intanto,oggi che è la giornata mondiale dell'infanzia, si è insediato il comitato interministeriale di coordinamento per la lotta alla pedofilia - c.I.C.Lo.Pe - e dell'osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Entrambi gli organismi, di recente ricostituzione, sono attivamente impegnati in azioni di protezione dei diritti dei minori in italia, con specifico riferimento alla loro tutela dalle diverse forme di abuso e sfruttamento sessuale: il c.I.C.Lo.Pe. Agisce come strumento di coordinamento interministeriale teso a garantire un raccordo di tipo programmatico, mentre all'osservatorio è demandato lo svolgimento di attività di carattere più propriamente tecnico - scientifico. Oltre al ministro del lavoro con delega alle pari opportunità, elsa fornero, che presiede il comitato c.I.C.Lo.Pe, ha partecipato tra gli altri ai lavori il consigliere patrizia de rose, capo del dipartimento per le pari opportunità e presidente dell'osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile. L'azione congiunta del c.I.C.Lo.Pe e dell'osservatorio assicurerà un impegno costante in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni dell'abuso e dello sfruttamento sessuale a danno dei minori, attraverso la programmazione e la realizzazione di interventi mirati.