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3 aprile 2013 3 03 /04 /aprile /2013 16:41

 

Salvate il soldato Crimi

Ti si accostano ghignando, ti guardano in cagnesco, ti squadrano, ti etichettano: 'Questo, è uno psicopatico' oppure 'Quello è un parolaio'. E quando non sanno che etichetta appiccicarti in fronte, dicono: 'E' un uomo strano, proprio strano!' Amo le foreste: è strano. Non mangio carne: anche questo è strano. Un rapporto diretto, pulito, libero con la natura e con la gente non c'è più... Anton Cechov - Zio Vanja

Lo dico subito, non voterò mai Grillo, non credo il paese abbia bisogno di un altro Messia o di profeti alla Tiburzi, ma rispetto una cosa del M5S, il fatto che tutte le persone coinvolte ci abbiano messo il volto ed una porzione di chiappe. Hanno preso un rischio, sulla loro vita, sulle loro carriere, hanno preso l'azzardo di venir ridicolizzati e resi carne da macello per i cannoni della intellighenzia italiana, quella che vede una battuta di Crozza come un endorsement liberale di assoluta verità e che legge le traduzioni in italiano di articoli del Wall Street Journal e poi li cita al bar.

 

Beppe Grillo ha avuto un merito che gli riconoscerò sempre, ha dato volti, voci, possibilità di provarci a persone che fino ad un anno fa erano a migliaia di anni luce dalla politica, ha rotto l'incantesimo dei politicanti di carriera, molti dei quali oggi predicano rinnovamento ed innovazione (ma non si rendono conto che la prima cosa decente sarebbe per loro stessi provare a cambiar lavoro).

 

Tre anni fa ho preso una scelta cosciente di darmi da fare per il paese, di fare quella che ho definito in un libello polemico, la Politica Accidentale, lo ho messo in rete perché rappresenta quello che credo sia l'unico futuro per il paese, suscitare talento e voglia di impegnarsi nelle persone, dal basso. Come all'inizio della rivoluzione del punk, come all'inizio del socialismo in Russia, come nelle prime settimane della Rivoluzione Francese. Il meccanismo è il solito, una casta di nobilastri e politici miopi e presbiteriani, rigidi nella loro concezione di chi sia in e chi sia out, non si rendono conto che la marea del popolo sta scollinando, che chi vuol cambiare anche in maniera decisa il paese e la propria vita è a livelli più che strutturali. E il M5S è la prima avvisaglia seria di questo potenziale smottamento dei livelli alti del paese, un'Italia che non ha quasi più saggi per riempire un comitato di dieci persone.

 

Grillo non incarna la mia visione di Politica Accidentale in pieno, ma ne rispecchia lo spirito autopoietico ed eugenetico, la voglia di cambiare le cose. E Crimi ne è un piccolo apostolo. Per quello, tutti lo attaccano, per l'aspetto fisico, per il doppio mento, per l'inesperienza, per la mancanza di riferimenti culturali e sociali simili agli altri parlamentari, ai politicanti che passano il loro tempo a cercar di splendere, citando Gramsci o Vaudelferder. Salviamolo, Crimi, non da se stesso, ma dai vampiri della politica. Ha preso un rischio dieci volte più alto di qualsiasi parlamentare medio del PD o del PDL, ha affrontato un viaggio in cui, sicuramente, la sua sete di giustizia rimane un multiplo di quella di chi vive solo in funzione del partito, della linea congressuale, delle ciane da bar. Mentre attorno milioni di Crimi vanno al lavoro, vengono licenziati, non hanno soldi per pagare il mutuo, si interrogano sul futuro dei loro figli, delle loro città, guardano lo scempio di appalti truccati, di case abusive, di campagne inquinate. Crimi è uno di loro, uno di noi, un soldato semplice in una guerra che dovremmo combattere assieme, e non contro. E' stato scelto con una manciata di voti su internet, dicono i detrattori. A queste persone ricordo, meglio così che le liste fatte durante i baccanali di Arcore o con l'appoggio dei warlord sindacali al sud del paese. Crimi è un soldato in trincea, le bombe mediatiche sono come fango che lo colpiscono. Eppure, con quella faccia un po' così, continua ad alzarsi la mattina, a presentarsi a Montecitorio, a fare il suo lavoro, come un impiegato con un incarico. Perché così dovrebbe essere la politica, il lavoro più noioso del mondo, per lo scopo più nobile del mondo, salvare il futuro. E, si, vaccate ne dice tante, in media con molti altri politici di altri schieramenti, è temperamentale, nervoso, come lo sarebbe chiunque circondato da sciacalli delle testate giornalistiche che cercano il lato debole, vogliono dimostrare con alcune parole fuori dal contesto la follia del progetto Grillo-Casaleggiesco.

 

Salvate Crimi, salvate l'idea stupenda che TUTTI possano arrivare in Parlamento e che TUTTI possano interloquire con i politici da vignetta e da salotto televisivo, senza dover essere lì a chiedere un piacere, ma come pari, come investiti della stessa dignità umana e sociale. Anzi, di una razza superiore, perché conoscono i ritmi della vita vera, della fatica e dello sconcerto. Hanno preso un rischio, molto più di Crozza e dei vari guitti dell'ironia andante.

 

Cosimo Pacciani

autore de La Politica Accidentale

Pubblicato: 03/04/2013 16:12

 

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