Cara Gea
domani, per me, sarà un giorno in più, un anno di più, e sarò un po' più obbrobrioso.
Avantieri sono tornato da Alghero, dove ho fatto visita a mia madre, 92 anni a breve, allettata... Bene, ti assicuro che non rallegra il cuore. E il compleanno in questo momento non è una gioia.
Il tuo sorriso aiuta, aiuta anche la parola superfragilistichespiralidoso di Mary Popins, ma sono palliativi. L'unica speranza, l'ultima speranza, è che quanto recita il salmo 33 sia vero.
Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere.
Il re non si salva per un grande esercito né un prode scampa per il suo grande vigore.
Un’illusione è il cavallo per la vittoria, e neppure un grande esercito può dare salvezza.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
La vecchiaia avanza,
ti piega con i suoi dolori.
Gli amici che cadono aprono brecce nel muro.
Il muro di sicurezze che ti eri costruito
va scomparendo con la memoria.
Allora questa vecchiaia sogna
sogna una speranza,
una speranza qui e ora,
una speranza che lo liberi dalla paura e dalla fame.
Sogna forza e giovinezza,
ancora un dono
per l'ultimo tratto di questo spirito.