Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
30 novembre 2014 7 30 /11 /novembre /2014 12:03

un'infermiera ha raccolti e rivelati

 

 

i 5 rimpianti confessati

dalle persone sul letto di morte:

 

Redazione, L'Huffington Post

Pubblicato: 25/11/2014

 

 

 

Nella vita solo una cosa è certa: la morte. Tutto ciò che si può sperare è arrivare alla fine in pace con sé stessi e soddisfatti della vita che si è vissuta. In questo articolo, scritto da Bronnie Ware per Unbounded Spirit, per anni infermiera in un hospice per malati terminali, vengono rivelati i rimpianti più ricorrenti.

 

1 - Avrei voluto avere il coraggio di vivere la mia vita

Non essere come gli altri si aspettano, ma vivere la vita che si vuole.

Questo è il rimpianto più comune di tutti. Quando le persone si rendono conto che la loro vita è quasi finita, si guardano indietro e scoprono di non aver realizzato nemmeno la metà dei sogni che avevano, magari per apparire come volevano gli altri.

 

 

2 - Avrei voluto lavorare di meno

Il rimpianto maschile per antonomasia.

Uomini che si sono persi la gioventù dei loro figli e la compagnia del loro partner, solo per stare dietro alla carriera. Col passare del tempo succede anche alle donne.

 

 

3  - Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti

Molte persone sopprimono i propri sentimenti per vivere in pace con gli altri.

Come risultato ottengono una vita mediocre, senza mai essere e ottenere quello che vogliono. Ci sono anche molte malattie causate da amarezza e risentimento per la delusione.

 

 

 4 - Sarei voluto rimanere in contatto con gli amici

Il senso di questo rimpianto sta tutto nell'impossibilità di rintracciare gli amici delle persone una volta decedute.

Molti sono così coinvolti nella propria vita da perdere le amicizie di gioventù, ritrovandosi soli negli ultimi giorni.

 

 

5 - Avrei voluto essere più felice

Questo è un rimpianto sorprendentemente comune.

Molti non si rendono conto fino alla fine che la felicità è una scelta. Rimangono bloccati in vecchi schemi e abitudini.

 

Il "quieto vivere" e la paura di cambiare portano a vivere un'esistenza monotona e senza sentimenti.

Condividi post
Repost0
27 novembre 2014 4 27 /11 /novembre /2014 05:59

 

Rosetta Rosetta... non ti perdonerò di aver reso orrido il cielo.

 

Era bello sognare un cielo diverso dalla terra  e invece, spietatamente, ce l'hai mostrato uguale alla terra.  Ci hai regalato un cielo che ricorda le montagne e i deserti, belli maestosi ma da incubo.

 

 

Grazie, anche se la verità fa male.

Condividi post
Repost0
15 novembre 2014 6 15 /11 /novembre /2014 05:25
Condividi post
Repost0
3 settembre 2014 3 03 /09 /settembre /2014 17:01

 

Ritengo sia scorretto far pagare un ebook quasi come un libro di carta, rilegato o meno. Amazon ha ragione e spero la vinca su tutto il fronte.

 

Gli editori sono abituati male, pagano una miseria gli autori (e a volte pretendono soldi per pubblicare) e sono pieni di buffi con le tipografie, cioè fanno i prepotenti. Si sono appropriati delle idee (in nome delle proprietà intellettuali di ignari autori) e le usano per far soldi. Questi sono gli editori oggi.


Ecco una notizia dai tribunali tedeschi che finalmente va in favore degli usufruitori: 

""Respinte le richieste dei giornali tedeschi nei confronti di Google e altri player della Rete. Non ci sarebbero neanche le minime prove di un abuso o di una violazione da parte delle aziende ITC ...

Agli editori non sembra andare bene neanche nella guerra ideologica (e di prezzi) dichiarata ai grandi rivenditori di ebook ed in particolare ad Amazon, che al momento tiene per esempio sotto scacco Hachette per cercare di convincerla ad abbassare le pretese sui volumi digitali in modo da poterli mettere in vetrina con un prezzo al massimo di 10 dollari. Per tenere a bada l'editore Amazon ha d'altronde dimostrato di non aver paura di costringerlo a ripicche più o meno dannose, come la rimozione dei preordini dei titoli Hachette (compresi quelli di grandi autori come Stephen King e J.K. Rowling).""

Condividi post
Repost0
12 luglio 2014 6 12 /07 /luglio /2014 09:03
Condividi post
Repost0
23 giugno 2014 1 23 /06 /giugno /2014 05:39

 

Se la verità scorre nelle vene

di Marcello Veneziani 

 

Provate a leggere la guerra sul dna dell'assassino di Yara in un'altra chiave, non giudiziaria. Perché la storia del dna richiama in gioco una questione più grande, più universale: quanto pesa la nostra origine sulla vita presente, quanto pesa il passato sul futuro, quanto pesano le impronte di nostro padre e di nostra madre sulla nostra vita.

 

È il conflitto tra la libertà e il destino, la necessità di ricordare e l'esigenza di dimenticare che si disputano a morsi e rimorsi la vita nostra. Oggi si riduce la questione a una perizia o a cronaca giudiziaria, nella Grecia di Sofocle si sarebbe scritta una tragedia, si sarebbero chiamati in causa gli dei e la Moira inesorabile e le Parche inflessibili che filano il destino.

 

Se vogliamo, il dna è una specie di telecamera con vista sul passato. Molti detestano le telecamere perché violano la privacy, ma sono oggi la principale risorsa per scoraggiare e scoprire i criminali. Il dna è una telecamera retrospettiva che risale ai precedenti. Nella sua scia risalgono perfino misteri del passato, storie nascoste, rapporti sessuali, paternità clandestine. Anche se vuoi cancellarlo, il passato ti inseguirà e scoprirà chi sei, da dove vieni e cosa hai fatto. Ti inchioderà alla tua identità. E se hai ucciso, sarà il dna paterno e materno a scovarti, perché il destino è una verità più forte della negazione. La verità negata dalle parole a volte scorre nelle vene della vita, si mescola nel sangue e al momento opportuno viene alla luce, come un'emorragia del destino.

 da "Il giornale.it" - Sab, 21/06/2014

Condividi post
Repost0
1 maggio 2014 4 01 /05 /maggio /2014 14:44

Ho letto che dopo  la morte 


la vita non proseguirà all'infinito

ma diverremo eterni.

  

 

E' vero, sento che è vero, che sarò altro, ma non so proseguire.


Che cos'é l'eternità? che cosa diventerò?

Tanti, tutti ne parlano, in ogni dove, ma nessuno lo sa.

Non ho trovato due chiare e oneste parole sull'argomento.


E' impressionante il silenzio  che avvolge un siffatto evento. 

 Eppure è l'evento cui nessuno è sfuggito o sfuggirà.

Condividi post
Repost0
1 maggio 2014 4 01 /05 /maggio /2014 14:34

 

Con l'avvento del digitale la fotografia è diventata "chiacchiericcio". 

Una fotografia non ha costi ed è il pigro complemento alla telefonata. Trasmettere una fotografia non comporta scolastiche fatiche terminologiche od ortografiche e non bisogna conoscere l'inglese o il francese per comunicare, per stare insieme.

Ma se è vero che tutte le parole sono sul vocabolario,

solo il Leopardi ha scritto "il sabato del villaggio". 
Ma se è vero che tutti i colori sono sulla tavolozza,

solo Leonardo ha disegnato "la Monnalisa".
Così è per la fotografia. 

Lo scatto fotografico è come un racconto, è la trasmissione all'esterno di quello di cui i propri occhi stanno godendo, sia esso un panorama, un fiore, una donna, un viso istoriato, un bimbo, un evento ... 

Ma c'è chi lo sa fare meglio di altri, chi sa scivolar fuori dalla banalità, chi sa rispettare l'intelligenza altrui... e non sono molti. Guardare le loro sintesi è un piacere, non sono solo immagini, sono pezzi di mondo, interpretazioni. 

Condividi post
Repost0
15 aprile 2014 2 15 /04 /aprile /2014 10:28

La sentenza odierna su Berlusconi è e resta un insulto alle persone oneste.


Il calcolo è semplice: 1/2 giornata a settimana per dieci mesi significa 40 mezze giornate, cioè 20 giornate. Ma non era stato condannato a 4 anni?

 

Ribadisco inoltre che se è stato condannato, pur disponendo di uno studio di avvocati, non è innocente. Diciamo che non ha fatto in tempo ad abbassare l'asticella della prescrizione su tutto, qualcosa gli è sfuggito.

 

E poi non stiamo parlando di briciole ma di milioni di euro... Se uno ruba nel supermercato per fame o per mania ha altro destino.

 

Legalmente credo la decisione sia corretta, e immagino la faccia soddisfatta del giudice Carnevale in quel di Napoli, ma ciò non toglie che sia un insulto ai 60 milioni di persone che vivono in questa nazione.

Condividi post
Repost0
2 aprile 2014 3 02 /04 /aprile /2014 09:42

 

Paragone ardito?

 

Si, forse è un po' troppo... ma credo che il nodo di Renzi sia anche più aggrovigliato.

Andrea-Pazienza-Il-governo1


Andrea-Pazienza-Il-governo1

 

La storia di Alessandro viene così raccontata: "Alessandro, dopo aver conquistato la città, fece il suo ingresso nel tempio di Giove. Vide il carro su cui era stato trasportato Gordio, il padre di Mida, non adatto davvero ad un utilizzo comune ed ordinario. Notevole era il giogo, serrato da parecchi nodi, intrecciati tra loro e che nascondevano i capi della corda. Poiché gli abitanti raccontavano che da parte dell’oracolo era stato vaticinato che sarebbe diventato padrone dell’Asia colui che fosse riuscito a sciogliere l’inestricabile groviglio, nel suo animo si fece strada il desiderio di esaudire quel vaticinio. Attorno al re si era fatta una calca sia di Frigi che di Macedoni, gli uni col fiato sospeso, gli altri preoccupati per la temeraria fiducia del loro re: poiché la serie di nodi era così fitta da non lasciar immaginare, né col ragionamento né con la vista, da dove prendesse origine la corda né per dove si sviluppasse, l’impresa di scioglierli aveva ingenerato in lui la preoccupazione che non fosse interpretato come cattivo augurio il tentativo senza successo. Allora, senza nemmeno iniziare a confrontarsi con l’inestricabile groviglio, disse: “Non importa il modo in cui siano sciolti” e spezzando tutti i vincoli con la spada aggirò oppure esaudì il vaticinio dell’oracolo."

 

Che racconteremo di Renzi?


Condividi post
Repost0

Présentation

  • : Blog di Piero Azzena
  • : Questo blog è solo la mia voce, resa libera dall'età. Questo blog è un memo, seppur disinvolto nei tempi e nei modi, dove chioso su argomenti la cui unica caratteristica è l'aver attirato la mia attenzione. Temi esposti man mano che si presentano, senza cura di organicità o apprensione per possibili contraddizioni. Temi portati a nudo, liberi da incrostazioni , franchi e leali.
  • Contatti