Ogni epoca ha pianto il suo momento, per chi ci vive dentro il proprio momento è orribile, pericoloso, infame, ora per un verso ora per un altro. Ecco una fotografia raccontata del nostro momento, del nostro mondo.
"In questo fine millennio le nostre società sono alla ricerca di se stesse. Tutto viene rimesso in discussione e non si salva nessuno dei capisaldi fondamentali degli Stati (…)
Stiamo affrontando una crisi di inintelligibilità: il divario tra ciò che si dovrebbe comprendere e gli strumenti concettuali necessari alla comprensione si allarga sempre più.
Un mondo scosso da formidabili mutazioni tecnologiche, dal persistere di disordini economici e da crescenti pericoli ecologici. Queste scosse si traducono, in particolare,
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in un disorientamento sociale,
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nell'esplosione delle disuguaglianze,
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nell'apparizione di nuove forme di povertà e di esclusione,
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nella crisi del valore rappresentato dal lavoro,
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nel malessere del potere,
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nella disoccupazione di massa,
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nell'avanzare dell'irrazionale,
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nella proliferazione dei nazionalismi, degli integralismi, della xenofobia
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e simultaneamente in una ripresa delle preoccupazioni etiche"
Ignacio Ramonet, Un mondo senza rotta, "Le Monde Diplomatique", n. 10, ottobre 1995 - [Fonte: Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People People on the Move - N° 88-89, April - December 2002]