Lottando corpo a corpo con la morte
vicino al precipizio, invoco Dio.
Ma il suo silenzio, rimbombando, annega
la voce mia dentro l'inerte vuoto.
Se devo, o Dio, morire, voglio tenerti
sveglio. E notte dopo notte, non so quando,
mi ascolterai. Dio, sto parlando solo.
Lacerando le ombre per vederti.
Alzo la mano e tu me la monchi.
Apro gli occhi; e me li strappi dal vivo.
Ho sete, e si copre di sale la tua rena.
Questo è essere uomo: orrore a mani piene.
Essere – e non – eterni fuggitivi.
Angelo con grandi ali di catene.
Blas de Otero (1916-79)