Il Presidente Trump ieri 2 aprile 2025 ha spiegato che l'America andava «liberata» dalle "angherie" subite dal resto del mondo e ha detto che America Lui vuole:
- forte, chiusa, ricca e sola;
- contro tutti se necessario;
- benevola (forse) verso chi si sottomette;
- senza vincoli internazionali.
Ma la Giornata della Liberazione libera anche noi
- dal debito accumulato di solidarietà, di fiducia e di amicizia
- dal debito verso un'America che non esiste più.
Con quest’America qualsiasi rapporto o alleanza che vogliamo mantenere si fonda sul "do ut des". (Note estrapolate da La Stampa del 3-4-2025)
Lo sospettavamo dal 20 gennaio quando Trump tenne il discorso di insediamento.
Lo sapevamo dal 27 febbraio, quando Vance a Monaco espresse a chiare lettere il credo dei suoi elettori e quale America Lui intedesse rappresentare.
Ma ora è ancora più chiaro! Siamo in piena sindrome acclarata di “megalomania” (anche nota come “mania di grandezza” o “delirio di grandezza” o “delirio di grandiosità” o “delirio di onnipotenza”).