In questi giorni ho riletto ll libro di Heinrich Schlier, dal titolo "Sulla resurrezione di Gesù Cristo" (ed. Morcelliana, Brescia, 2005).
Un libretto di 58 pagine, senza novità particolari ma ordinato e chiaro e, proprio perciò, capace di metter ordine tra le idee. Un libro adatto a chi è già si professa cristiano e conosce le Sacre Scritture, un libro da pochi Euro che vi consiglio.
Eccone un libero sommario
I quattro evangeli ci raccontano che nell'anno 33 d.c. avvenne un fatto: un uomo ebreo è stato condannato a morte per crocefissione e la condanna è stata espletata. A questo fatto ne aggiungono un secondo: quell'uomo è risorto. Intendendo per resurrezione non un prolungamento di vita, come accadde a Lazzaro, ma l'elevazione ad un altro tipo di vita, una specie di nascita.
I racconti evangelici non sono l'inutile descrizione di una tomba vuota, ma la prima risposta che questi testimoni si sono dati davanti a quanto loro stessi hanno visto o sentito da testimoni diretti. Gli autori del Nuovo Testamento riportano testimonianze, la parola dei tanti che hanno avuto il privilegio di assistere alle apparizioni di Cristo, e quindi di vederlo e toccarlo.
E la storia che raccontano, non è un banale racconto di tanti anni fa, ma un racconto che ci coinvolge.
Ci coinvolge perché se un uomo morto ora vive e vive altrove, allora c'è un altrove e un dopo la morte.
Ci coinvolge perché, alla domanda "ma allora chi era costui?", anche tu come loro vai a rileggerti quello che ha detto e fatto quell'uomo prima di essere crocifisso e che cosa si diceva di lui.
Un racconto che può diventare fede. E nella fede fai tante scoperte.
Scopri che era il Figlio di Dio. Previsto nelle scritture, saggio nelle parole, e che era Dio stesso (come affermato dai nostri avi, dopo 4 secoli di faticose riflessioni).
Scopri che non è solo un racconto ma una redenzione. Tu sei stato veramente pulito e dotato di porta di ingresso.
Scopri che la tua situazione era senza ritorno, che il male imperversava in un mondo incattivito, che Lui ti ha lanciato un salvagente di pace e aperto la porta per il cielo.