Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
3 gennaio 2025 5 03 /01 /gennaio /2025 11:29

 

Il Terzo Settore in Italia

Articolo prodotto tramite Gemina di Google il 3-1-2025 (non verificato il dettaglio)

 

Il Terzo Settore in Italia è un tessuto complesso e dinamico, composto da una vasta gamma di organizzazioni che svolgono un ruolo cruciale nella società. Le loro aree di intervento sono molteplici e si adattano continuamente alle esigenze del territorio e della popolazione.

 

Il Terzo Settore è importante?

 

Il Terzo Settore svolge un ruolo fondamentale nella società italiana, complementando l'azione dello Stato e del mercato. Esso contribuisce a:

  • Soddisfare bisogni sociali non coperti dal mercato: Offre servizi e assistenza a persone e comunità che altrimenti ne sarebbero private.
  • Promuovere la coesione sociale: Favorisce l'integrazione e la partecipazione attiva dei cittadini.
  • Innovare il welfare: Sperimenta nuove modalità di erogazione dei servizi e di coinvolgimento dei cittadini.
  • Valorizzare il territorio: Contribuisce allo sviluppo economico e culturale delle comunità locali.

 

 

Principali aree di intervento del Terzo Settore in Italia:

 

  • Assistenza sociale e protezione civile:
  • Assistenza agli anziani, ai malati, ai disabili e ai minori
  • Supporto a persone in difficoltà economica o sociale
  • Interventi in caso di emergenze e calamità naturali
  • Gestione di servizi alla persona (es. assistenza domiciliare, centri diurni)
  • Istruzione e formazione:
  • Promozione della formazione continua e dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita
  • Organizzazione di corsi e attività educative
  • Supporto alla scuola e all'università
  • Sanità:
  • Gestione di strutture sanitarie e socio-sanitarie
  • Promozione della salute e della prevenzione delle malattie
  • Fornitura di servizi sanitari specialistici
  • Sviluppo economico e coesione sociale:
  • Promozione dell'imprenditoria sociale
  • Sostegno all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate
  • Valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale
  • Attività culturali e artistiche:
  • Organizzazione di eventi culturali e artistici
  • Gestione di musei, teatri e biblioteche
  • Promozione della creatività e dell'innovazione
  • Attività ricreative e di socializzazione:
  • Organizzazione di attività sportive e ricreative
  • Promozione del volontariato e della partecipazione civica
  • Tutela dell'ambiente:
  • Promozione della sostenibilità ambientale
  • Gestione di aree protette
  • Educazione ambientale

 

 

Caratteristiche distintive del Terzo Settore:

 

  • Non lucratività: Le organizzazioni del Terzo Settore non hanno scopo di lucro e reinvestono i propri utili nello svolgimento delle loro attività.
  • Autonomia: Godono di una certa autonomia rispetto allo Stato e al mercato.
  • Volontariato: Si basano sul contributo volontario di cittadini e cittadine.
  • Pluralismo: Sono caratterizzate da una grande varietà di forme giuridiche e di dimensioni.

 

 

La riforma del Terzo Settore

 

Negli ultimi anni, il Terzo Settore italiano ha subito una profonda riforma che ha portato alla creazione di un quadro normativo più unitario e coerente. Questa riforma ha semplificato la struttura del settore e ha introdotto nuove tipologie di organizzazioni, come le imprese sociali e le reti associative.

 

La riforma del Terzo Settore ha introdotto una nuova classificazione delle organizzazioni non profit, semplificando e unificando il quadro normativo precedente.

 

Le principali tipologie di organizzazioni del Terzo Settore sono:

 

Enti del Terzo Settore (ETS): È la categoria più ampia e comprende tutte le organizzazioni che svolgono attività di interesse generale senza scopo di lucro.

 

Al loro interno troviamo:

  • Organizzazioni di Volontariato (ODV): Caratterizzate da un forte coinvolgimento di volontari nelle proprie attività. Non possono svolgere attività a favore esclusivo o prevalente dei propri associati, ma devono operare per il bene comune.
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS): Possono svolgere attività sia a favore di terzi che dei propri associati. Sono molto flessibili e possono operare in diversi ambiti (culturale, sportivo, sociale, ecc.).
  • Altre tipologie: Esistono altre tipologie di ETS, come le cooperative sociali, le fondazioni e gli enti filantropici, ciascuna con caratteristiche specifiche.

 

Quali sono le principali differenze?

La differenza principale tra ODV e APS risiede nell'oggetto sociale:

  • ODV: L'attività principale è svolta dai volontari e deve essere rivolta a favore di terzi.
  • APS: Possono svolgere attività sia a favore di terzi che dei propri associati, con una maggiore flessibilità rispetto alle ODV.

 

Tabella riassuntiva

 

Caratteristica

ODV

APS

Oggetto sociale

Attività di volontariato a favore di terzi

Attività di interesse generale, anche a favore degli associati

Volontariato

Fondamentale

Può essere presente, ma non è obbligatorio

Flessibilità

Minore

Maggiore

 

 

Perché è importante conoscere queste differenze?

 

  • Scelta della forma giuridica: Al momento della costituzione di un'organizzazione non profit, è fondamentale scegliere la forma giuridica più adatta in base alle proprie finalità e alle attività che si intendono svolgere.
  • Benefici fiscali: Ciascuna tipologia di ETS gode di specifici benefici fiscali e agevolazioni.
  • Requisiti e obblighi: Ogni tipologia di ETS è soggetta a specifici requisiti e obblighi previsti dalla legge.

 

In conclusione. La scelta tra ODV e APS dipende dalle caratteristiche specifiche del progetto che si intende realizzare. È consigliabile rivolgersi a un esperto del settore per una consulenza personalizzata.

 

 

Quante persone vi operano?

 

Il numero di persone che operano nel Terzo Settore è in continua evoluzione e varia a seconda delle fonti e dei parametri considerati. Tuttavia, posso fornirti alcune informazioni utili per farti un'idea più precisa:

 

Dati più recenti:

  • Enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS):

A dicembre 2023, erano

circa                120.000 gli enti iscritti,

con oltre          2,5 milioni di volontari coinvolti.

 

  • Censimento ISTAT: L'ultimo censimento ISTAT ha rilevato
  • oltre 360.000 organizzazioni non profit in Italia, con
  • 5,5 milioni di volontari
  • 778.000 dipendenti.

 

Cosa significa questo:

  • Volontariato: La maggior parte delle persone coinvolte nel Terzo Settore opera come volontaria. Si stima che siano oltre 2,5 milioni solo negli enti iscritti al RUNTS.
  • Dipendenti: Oltre ai volontari, ci sono anche numerose persone che lavorano come dipendenti nelle organizzazioni del Terzo Settore.
  • Diversità delle attività: Il Terzo Settore è molto variegato e comprende organizzazioni che operano in settori diversi (sanitario, sociale, culturale, ecc.), con esigenze di personale differenti.

 

Dove trovare informazioni più dettagliate:

  • Siti istituzionali: Il sito del RUNTS e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali offrono dati aggiornati e approfondimenti sul Terzo Settore.
  • Studi e ricerche: Numerosi enti di ricerca e associazioni di settore pubblicano studi e report che analizzano in dettaglio i numeri e le tendenze del Terzo Settore.
  • Stampa specializzata: Riviste e giornali specializzati sul Terzo Settore offrono notizie e approfondimenti sulle diverse realtà operative.

 

Perché è importante conoscere questi numeri:

  • Comprensione del ruolo del Terzo Settore: Questi dati ci aiutano a capire l'importanza e la diffusione del Terzo Settore nella società italiana.
  • Sostegno alle politiche pubbliche: Conoscere i numeri del Terzo Settore è fondamentale per definire politiche pubbliche adeguate e sostenibili.
  • Sviluppo del volontariato: I dati sul volontariato ci permettono di valutare l'impatto sociale del volontariato e di promuovere iniziative per favorirne lo sviluppo.

.

Come si finanzia il Terzo Settore?

 

Il Terzo Settore è un mondo affascinante, ma spesso si pongono domande su come le organizzazioni che lo compongono riescano a operare senza scopo di lucro e, allo stesso tempo, a garantire servizi e sostenere progetti.

 

Il Terzo Settore: un equilibrio delicato

È vero che le organizzazioni del Terzo Settore non hanno come obiettivo primario il profitto, ma questo non significa che non abbiano bisogno di risorse economiche per funzionare. La sovvenzione e la gestione delle risorse umane in questi enti sono infatti temi cruciali.

 

Come si finanzia il Terzo Settore?

Come abbiamo visto in precedenza, le fonti di finanziamento sono diverse e possono essere suddivise in:

  • Pubbliche: Contributi statali, regionali, locali, fondi europei, 5 per mille, sgravi fiscali.
  • Private: Donazioni, raccolte fondi, crowdfunding, quote associative, attività economiche.

 

E gli stipendi?

È un punto spesso oggetto di discussione. Le organizzazioni del Terzo Settore possono assumere del personale e quindi erogare stipendi. Tuttavia, questi sono generalmente più bassi rispetto al settore privato e sono commisurati alla dimensione dell'organizzazione e alle risorse disponibili.

 

Alcuni principi fondamentali:

  • Trasparenza: Le organizzazioni del Terzo Settore sono tenute a rendere pubblici i propri bilanci e le modalità di utilizzo delle risorse.
  • Sostenibilità: È fondamentale che le organizzazioni trovino un equilibrio tra le entrate e le uscite per garantire la continuità delle proprie attività.
  • Volontariato: Il volontariato è un pilastro fondamentale del Terzo Settore e contribuisce in modo significativo alla realizzazione dei progetti.
  • Impatto sociale: Le organizzazioni del Terzo Settore sono chiamate a dimostrare l'impatto sociale dei propri interventi.

 

 

 

Il Terzo Settore in Italia: Un Motore Economico e Sociale

 

Il Terzo Settore in Italia rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia sociale e del tessuto civile del Paese. Comprende una vasta gamma di organizzazioni non profit, dalle associazioni di volontariato alle cooperative sociali, che operano in settori come la sanità, l'educazione, l'assistenza sociale, la cultura e l'ambiente.

 

 

Quanti soldi girano nel Terzo Settore?

Il valore economico del Terzo Settore italiano è in costante crescita e rappresenta una fetta significativa del PIL nazionale. Le cifre esatte possono variare di anno in anno a causa della dinamicità del settore, ma si stima che il valore complessivo delle attività generate dal Terzo Settore superi gli 80 miliardi di euro.

 

 

Questo importo considerevole è generato da:

  • Finanziamenti pubblici: Contributi statali, regionali e locali per progetti specifici.
  • Donazioni private: Contributi di cittadini, aziende e fondazioni.
  • Ricavi da attività economiche: Prodotti e servizi offerti dalle organizzazioni.
  • 5 per mille: Una quota dell'IRPEF che i cittadini possono destinare alle organizzazioni non profit di loro scelta.

 

 

Come viene controllato il Terzo Settore?

 

Il Terzo Settore è soggetto a una serie di controlli e regolamentazioni per garantire la trasparenza, l'efficienza e l'impiego corretto delle risorse.

 

I principali strumenti di controllo sono:

  • Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS): Un database nazionale che raccoglie informazioni su tutte le organizzazioni del Terzo Settore, consentendo una maggiore trasparenza e facilitando i controlli.
  • Bilanci e rendiconti: Le organizzazioni del Terzo Settore sono tenute a redigere e pubblicare i bilanci annuali, sottoposti a verifica da parte di revisori dei conti.
  • Controlli da parte degli enti competenti: Enti locali, prefetture e Agenzia delle Entrate svolgono controlli periodici sulle organizzazioni del Terzo Settore per verificare la corretta gestione amministrativa e contabile.
  • Autocontrollo e codici etici: Molte organizzazioni del Terzo Settore adottano volontariamente codici etici e sistemi di autovalutazione per garantire la qualità dei propri servizi e la trasparenza delle proprie azioni.

 

 

Le sfide del Terzo Settore

Nonostante l'importante ruolo svolto, il Terzo Settore italiano si confronta con diverse sfide:

  • Instabilità dei finanziamenti: La dipendenza dai finanziamenti pubblici e privati può rendere le organizzazioni vulnerabili a variazioni economiche e politiche.
  • Burocrazia: Le procedure amministrative spesso complesse possono rallentare l'operatività delle organizzazioni.
  • Mancanza di risorse umane specializzate: Il Terzo Settore ha bisogno di professionisti qualificati in grado di gestire progetti complessi e garantire l'efficacia delle azioni.

 

 

In conclusione, il Terzo Settore rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo del Paese. Il suo ruolo è destinato a crescere ulteriormente, ma è necessario continuare a investire in questo settore, semplificando le procedure e garantendo una maggiore stabilità finanziaria.

 

 

 

Perché è necessario il terzo settore se c'è lo Stato e il suo governo?

Il Terzo Settore, composto da organizzazioni non profit e enti di volontariato, svolge un ruolo fondamentale nella società, complementando e spesso andando oltre le azioni dello Stato.

 

Ecco perché la sua presenza è così necessaria:

  • Flessibilità e innovazione: Le organizzazioni del Terzo Settore sono spesso più agili e innovative nello sviluppare soluzioni a problemi sociali, in quanto non vincolate da procedure burocratiche eccessive. Possono sperimentare nuove approcci e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto.
  • Prossimità ai bisogni: Essendo radicate nel territorio e a stretto contatto con le comunità, le organizzazioni del Terzo Settore sono in grado di identificare e rispondere in modo più efficace ai bisogni specifici delle persone, spesso trascurati o difficilmente raggiungibili dalle strutture pubbliche.
  • Complementarità con lo Stato: Il Terzo Settore non si sostituisce allo Stato, ma lo integra. Le organizzazioni non profit possono fornire servizi complementari a quelli offerti dalle pubbliche amministrazioni, ampliando l'offerta e migliorando la qualità della vita dei cittadini.
  • Promozione della partecipazione e del volontariato: Il Terzo Settore favorisce la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale, promuovendo i valori della solidarietà, della cooperazione e del volontariato. Questo contribuisce a rafforzare il tessuto sociale e a creare una comunità più coesa.
  • Innovazione sociale: Molte organizzazioni del Terzo Settore sono all'avanguardia nell'innovazione sociale, sperimentando nuovi modelli di business e di governance che possono ispirare e guidare lo sviluppo di politiche pubbliche più efficaci.

 

In sintesi, il Terzo Settore è essenziale perché:

  • Colma i vuoti: Risponde a bisogni che lo Stato non riesce a soddisfare pienamente.
  • Innova: Sperimenta nuove soluzioni e approcci.
  • Partecipa: Coinvolge i cittadini nella vita sociale.
  • Complementa: Lavora in sinergia con le istituzioni pubbliche.

 

Quindi, lo Stato e il Terzo Settore non sono in competizione, ma sono due attori complementari che lavorano insieme per il bene comune.

 

 

Condividi post
Repost0

commenti

Présentation

  • : Blog di Piero Azzena
  • : Questo blog è solo la mia voce, resa libera dall'età. Questo blog è un memo, seppur disinvolto nei tempi e nei modi, dove chioso su argomenti la cui unica caratteristica è l'aver attirato la mia attenzione. Temi esposti man mano che si presentano, senza cura di organicità o apprensione per possibili contraddizioni. Temi portati a nudo, liberi da incrostazioni , franchi e leali.
  • Contatti