Ho letto molti giornali... e non ho ancora finito, ma sono deluso, molto deluso.
Certo rilevo critiche aspre in tutti i giornali, di ogni corrente politica o di pensiero. E da questo ne deduco che Celentano sta sulle “palle” a molti, ma non avverto vere risposte. É come se si dicesse che certe idee possono essere pensate ma non debbono pronunciarsi.
Ma è mai possibile che nessun giornalista si periti di rispondere all'uomo Celentano, considerandolo non un cretino ma la punta d'un iceberg, di una corrente di pensiero sul ruolo dei cristiani nella società, nella scienza e nell'economia?
Sono classiche le accuse ai cristiani di tralasciare “le cose della terra” per pensare al cielo oppure le accuse di ingerenze “nelle cose terrene”, tipo Galileo o le bizantineggianti divisioni tra cristiani o le poco edificanti politiche Vaticane di questi giorni.
Ma non è questo l'anticlericalismo insito nella frase di Celentano. Celentano si è arrogata l'autorità di decidere come la Chiesa possa e debba predicare. Poiché i giornali cattolici non sfornano teorie da confrontare con altre religioni o altre filosofie o scienze moderne sono “inutili”?
Il cristianesimo non è una scuola filosofica con delle teorie e sillogismi forti in deduzione o induzione o in brillanti associazioni. Il cristianesimo è vita, è vivere in un certo modo, è vivere il discorso della montagna durante il lungo e banale scorrere di tutti i giorni.
E' stato detto non uccidere, ma io vi dico... e descrive il come deve vivere quest'aspetto il cristiano.
E' stato detto non commettere adulterio, ma io vi dico... e descrive il come
E' stato detto non non giurare, ma io vi dico... e descrive il come
E' stato detto “occhio per occhio, dente per dente” ma io vi dico... e descrive il come.
E il tutto fatto nel segreto, senz'altro scopo che piacere a un Dio “che vede nel segreto”.
A Celentano bisogna dirgli quello che non sa, o non vuole sapere, che c'è un altro modo di insegnare:“l'esempio”, che la vita non è un talk-show, che l'esempio è la vera parola, l'unica che lascia il segno.
Cristo non ha scritto, ma è Dio che nasce uomo, che vive da uomo silenzioso per 30 anni, che muore da dannato, che risorge, e così sappiamo cosa c'è dopo la morte.
Le "inutili" riviste da lui citate pongono in evidenza gli "esempi", parlano con gli "esempi", o almeno così vorrebbero e dovrebbero fare.