La liturgia di questa domenica del 1 giugno ci ripropone la realtà fondamentale della nostra fede: l’Ascensione di Gesù.
Non intendo addentrarmi su teorie strane mi limiterò a ricordare soltanto le parole di Papa Leone XIV: «oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto».
Ma intendo raccomandare la lettura di un documento vaticano:
BIBBIA E CRISTOLOGIA
Documento pubblicato l’8 giugno 2009 dalla Pontificia Commissione Biblica.
Esso inizia con le parole simili a quelle pronunciate da Leone XIV sedici anni dopo. E Papa Leone, citandone l’incipit quasi alla lettera, penso abbia voluto farlo suo.
Molti uomini del nostro tempo, soprattutto in Occidente, si proclamano volentieri agnostici e non credenti. Ne deriva forse che essi non rivolgono affatto il loro pensiero a Gesù Cristo e alla sua presenza nel mondo? Dagli studi e dai testi che vengono pubblicati, appare chiaramente che la questione non si presenta in questi termini, anche se è mutato il modo di affrontare il problema. Tuttavia ci sono alcuni cristiani che nutrono molte perplessità sia di fronte ai modi differenti di porre la questione, sia di fronte alle soluzioni prospettate.
La Pontificia Commissione Biblica si propone al riguardo di offrire un aiuto al clero e ai fedeli:
1. Presentando un rapido panorama di questi studi, la loro importanza ed anche i rischi ad essi connessi;
2. Ripercorrendo per sommi capi il patrimonio di testimonianze conservato dalla Sacra Scrittura riguardanti l'attesa della Salvezza e il Messia, al fine di collocare correttamente il Vangelo in questo contesto che lo precede, per mostrare poi in quale modo si debba vedere in Gesù Cristo il compimento di questa attesa e di queste promesse.
Premetto che non è una lettura semplice, ma è un testo onesto comunque la pensiate, chiarificatore se credete o se vorreste credere.