«Sotto il segno del progresso».
Bene, solo ora riconosco il progresso per ciò che è – una scenografia mobile. Noi restiamo proiettati in avanti eppure continuiamo a calpestare lo stesso punto.
Il progresso è un punto fermo, ma appare come qualcosa in movimento. Solo a volte si muove davvero qualcosa, dinanzi ai miei occhi: è un drago a guardia di un tesoro.
Oppure qualcosa marcia, nottetempo, per la città: è il rullo del macchinario che pulisce le strade e fa turbinare la polvere del giorno, facendola posare altrove
(JACQUES BOUVERESSE, Il mito moderno del progress, Neri Pozza editore, 2018)