Ancora una volta il Gesù risorto si presenta con l'espressione “pace a voi””, ovvero SHALOM. (Lc 24,35-48)
E' un'espressione ebraica che entrata anche nel nostro vocabolario di tutti i giorni, solo che noi cristiani ne abbiamo limitato il significato. Infatti l’interpretazione è solo religiosa e si limita a indicare la pace tra le persone, tra le nazioni ma soprattutto per indicare la pace interiore e spirituale.
In realtà la parola Shalom è una delle parole più importanti nella lingua ebraica e ha diversi usi e significati. Il suo significato più comune è pace, ma va oltre la semplice assenza di guerra e conflitti. Shalom, infatti, rappresenta anche un senso di completezza, armonia, benessere e prosperità. (spec tra ebrei) shalom significa semplicemente “salve”.
Ecco alcuni dei significati e degli utilizzi principali della parola Shalom:
Pace: la parola Shalom viene usata spesso per indicare la pace tra le persone, tra le nazioni ma anche per indicare la pace interiore e spirituale.
Saluto: il termine Shalom viene usato anche come forma di saluto, può significare, infatti, ciao o buongiorno. Quando due persone si incontrano posso comunemente salutarsi dicendo: “Shalom!”.
Benedizione: il vocabolo Shalom può essere usato come una benedizione. Ad esempio, si può dire a qualcuno: "Ti auguro Shalom" che significa "Ti auguro pace e benessere."
Prosperità: La pace è spesso associata alla prosperità, quindi Shalom può indicare anche prosperità e abbondanza.
Completamento: Shalom può riferirsi anche a una sensazione di completezza e integrità.
Shalom è dunque una parola profonda e significativa per la cultura ebraica, che va oltre il concetto di pace, ed è legata a un senso più ampio di benessere e armonia.
La parola "shalom" può essere usata in tutte le parti del discorso; come sostantivo, aggettivo, verbo, avverbio e interiezione. Categorizza tutti gli "shalom".
Quando la parola shalom si completa con altre espressioni e contesti del parlare e scrivere ebraici, i significati variano. Eco alcuni esempi:
Shalom aleichem (שָׁלוֹם עֲלֵיכֶם; "pace/bene sia con te" o semplicemente "stammi bene"), questa espressione è usata per salutare gli altri ed è l'equivalente ebraico di "ciao/salve/arrivederci". Quindi, per esempio: "shabat shalom!" La giusta risposta a questo saluto è "benessere/pace sia con te" (עֲלֵיכֶם שָׁלוֹם, aleichem shalom). Questa è una frase imparentata con l'arabo Assalamu alaikum. Durante l'Erev Shabbat (vigilia dello Shabbat), gli ebrei hanno la tradizione di cantare una canzone chiamata "Shalom aleikhem", prima della recitazione del Kiddush del vino alla cena dello Shabbat.
Nei Vangeli, Gesù spesso usa il saluto "La pace sia con te" (per es. Matteo 10:12[30]), una traduzione di shalom aleichem.
Shalom da solo è un'abbreviazione molto comune dell'ebraico moderno israeliano per salutare, al quale si risponde shalom, shalom. Viene anche usato per accomiatarsi. In tal modo è simile all'hawaiiano aloha, all'inglese good evening e all'indiano namasté. In Israele è comune anche "bye" (il saluto inglese) e "yallah bye", una combinazione di arabo e inglese. Shalom viene usato anche dagli ebrei in tutto il mondo e da molti non ebrei.
Shabbat shalom (שַׁבָּת שָׁלוֹם) è un saluto comune usato durante lo Shabbat. Particolarmente popolare in zone influenzate dalle correnti mizrahì, sefardite, o israeliane moderne. Molte comunità aschenazite della diaspora ebraica usano di preferenza lo yiddish Gut shabbes.
Ma sh'lom'cha (מַה שְׁלוֹמְךָ; "com'è il tuo benessere?") è un equivalente ebraico dell'italiano "come stai?". È la forma da usarsi per l'uomo. La forma per la donna è Ma sh'lomech? Per le donne al plurale Ma sh'lomchen? Per un gruppo di uomini o misto Ma sh'lomchem?
Alav hashalom (עָלָיו הַשָּׁלוֹם; "la pace sia con te") è una frase usata da alcune comunità ebraiche, specialmente quelle aschenazite, dopo aver menzionato il nome di un defunto rinomato.
Oseh shalom fa parte di un passo trovato comunemente come frase finale nella maggior parte della liturgia ebraica (comprese le preghiere Birkat Hamazon, Kaddish e l'Amidah personale). La frase completa è in ebraico עוֹשֶׂה שָׁלוֹם בִּמְרוֹמָיו, הוּא יַעֲשֶׂה שָׁלוֹם עַלֵינוּ, וְעַל כָּל יִשְׂרָאֵל וְאִמְרוּ אָמֵן? (Oseh shalom bimromav, hu ya'aseh shalom aleynu, ve'al kol Yisrael ve'imru amen), che si traduce in italiano con "Colui che fa regnare la pace nei suoi luoghi altissimi, possa Egli far regnare la pace su di noi e su tutto Israele, e diciamo: Amen." Deriva da Giobbe 25:2[31].[32]
Altri usi. La parola shalom viene spesso utilizzata in popolari canzoni israeliane, come "Nel nostro giardino", "Ratziti Sheteda" e "Shalom Chaverim".
Il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton concluse la sua eulogia per Yitzhak Rabin con le parole Shalom, chaver (Addio, amico).
Allora la domanda su quest’espressione cambia, diviene “cosa voleva dire Gesù secondo Luca?”, Era un semplice intercalare ebraico o un messaggio? Oppure come spesso capita il tradurre diventa sinonimo di tradire?