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16 dicembre 2016 5 16 /12 /dicembre /2016 17:44

E’ questo che si richiede all'uomo, che giovi agli altri uomini.

Se è possibile, a molti, se no, a pochi, se neanche questo può avvenire, giovi a chi gli è più vicino, se non è possibile, a se stesso.

“De otio”- Seneca

 

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29 settembre 2014 1 29 /09 /settembre /2014 04:43

 

Un esempio per chiarificare il concetto di genoma (in questo caso umano), è paragonarlo alle informazioni contenute in un libro:

Il genoma, cioè il libro, contiene 23 cromosomi, ossia i capitoli.

Ciascun capitolo contiene tra i 48 e i 250 milioni di lettere (cioè i nucleotidi A,C,G,T) senza spazi che le separino.

Questo libro è contenuto nel nucleo della cellula.

 

Il libro è contenuto nella sua interezza in ciascuna cellula dell'organismo, con pochissime eccezioni (i globuli rossi, per esempio, nell'uomo sono privi di nucleo).

Da Wikipedia, alla voce Genoma

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27 luglio 2014 7 27 /07 /luglio /2014 15:53

 

I dirigenti sindacali sono così inconsapevoli e irrazionali, ciechi, o "marziani" come li ha definiti il ministro Lupi? 

 

Io non credo. Penso che la loro sia una coazione a ripetere, un azzardo sì ma che nasce dall'esperienza. La quale ha creato un'abitudine e una forma mentis.

 

Tutta l'irrazionalità del caso scompare se consideriamo che i sindacati pensano che gli attori della trattativa siano tre e non due, come dovrebbe essere in un normale negoziato fra due controparti sindacali: non solo i lavoratori ed Etihad, ma anche lo Stato italiano.

 

Non solo: questo terzo attore non sarebbe solo un garante interessato a favorire l'esistenza di una compagnia di bandiera e a salvaguardare il traffico aereo sul territorio nazionale, ma anche una sorta di Pantalone pronto ad aprire le sacche della borsa per assicurare desiderata extra-mercato. 

 

E hanno buonaragione i sindacati a pensare così, visto che la realtà ha sempre confermato le loro aspettative. Dal 1993, si legge sui giornali, lo Stato ha immesso nella compagnia più di 23 miliardi di euro: quanto una cospicua finanziaria! 

 

D'altronde, un simile andazzo si è verificato non solo nel settore del trasporto aereo, ma in quello di tante altre attività economiche e commerciali. E benefici indebiti hanno in verità avuto non solo i lavoratori privilegiati di questi settori, ma anche i tanti industriali assistiti che in questi anni hanno soddisfatto le loro aspettative non sul mercato, al valore da esso stabilito, ma rivolgendosi appunto al munifico benefattore di ultima istanza che per convenzione chiamiamo Stato.

 

Corrado Ocone 

Filosofo, liberale

Pubblicato da Huffingtonpost il 27/07/2014

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16 marzo 2014 7 16 /03 /marzo /2014 07:31

dall’infinitamente piccolo all’enormemente grande:

un viaggio che lascia senza fiato

http://htwins.net/scale2/

 

 

 

Un viaggio nel nostro intero universo tra pianeti, batteri, monumenti, galassie, animali e atomi.

Vi siete mai chiesti quanto è grande un neutrino rispetto a un atomo?  Oppure  il Sole rispetto a Giove?  Magari avete letto numeri e misure ma è difficle immaginare realmente le dimensioni soprattutto quando parliamo di particelle minuscole o di oggetti incredibilmente grandi.

Ma oggi ci pensano Cary e Michael Huang  che hanno realizzato una meravigliosa animazione interattiva in flash.

Per iniziare non dovete fare altro che girare la rotellina del mouse avanti e indietro sulla barra di ingrandimento e ogni volta vi comparirà una schermata interattiva con oggetti che vengono confrontati tra loro. In basso a destra troverete le dimensioni e potrete scoprire ad esempio quanto è grande un elefante rispetto ad una balena, o la torre Eiffel paragonata all’Everest o un virus rispetto a una goccia

Per saperne di più, potete invece cliccare sopra il singolo oggetto.

L’animazione è estremamente curata nei dettagli e  ben fatta.

Il viaggio che intraprenderete è affascinante.

Posted by Tissy February 17, 2012

 


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16 marzo 2014 7 16 /03 /marzo /2014 06:56

La piramide dei bisogni di Maslow
La piramide dei bisogni di Maslow

 

La realizzazione di questa piramide dipende

dalla capacità di mantenersi sempre in contatto

con la parte interiore di se stessi

dall’opportunità che l’ambiente esterno agevoli questo contatto.

 

      Senza entrambe le condizioni,

è decisamente difficile sentirci realizzati nella vita

e, come ci ricorda Jung,

possiamo invece diventare vittime della nostra anima,

quella parte nascosta della nostra mente che non riesce ad esprimersi.

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14 marzo 2014 5 14 /03 /marzo /2014 17:20

Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

 

Gli obietti riguardano il futuro.

Il futuro è per definizione immerso in un sistema di insicurezze.

L’incertezza genera ansia e paure. Le aspettative poi possono non realizzarsi. C’è sempre la possibilità di qualcosa di imprevisto che possa sconvolgere i nostri progetti.

 

Non esiste obiettivo o speranza senza paura, né paura - precisa Spinoza- senza speranza. “Fluttiamo e siamo agitati – aggiunge - come le onde del mare, inconsapevoli della nostra sorte e del nostro destino”.

 E tuttavia, il cervello umano possiede straordinarie risorse per realizzare il nostro destino. Ciò significa che la vera fonte di sicurezza deve essere  ricercata dentro di noi.

 

Come dobbiamo procedere?  Anzitutto, analizzare e scrutare ciò che è precluso, poi conoscere le nostre qualità intellettive, sociali e morali, indagando i sentimenti e le cose (realtà) più nascoste.

 

Gli obiettivi primari, per Seneca, sono la conoscenza, la contemplazione del mondo e  giovare agli altri. L’uomo saggio - egli dice - è “vicino a Dio, simile a Dio”. Evitare dunque ciò che è effimero e transitorio e realizzare il massimo degli obiettivi: il benessere spirituale.

 

E’ una ricerca continua, lenta e faticosa, ma feconda di gratificazioni e di prospettive.

 

Brano di Intervista a Guido Brunetti   

Picologo e scrittore. 

 

marzo 2013

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12 marzo 2014 3 12 /03 /marzo /2014 04:10

... 

Cosa facevate, se avete l'età per ricordarvene, il 12 marzo 1989? Dove stavate quel giorno qualunque di 25 anni fa che cambiò la storia e la vita di tutti noi?

 

Io lo so, stavo in Messico, anche se non rammento se in partenza dalla capitale federale o già sulla costa atlantica.

 

 Di quanto accadeva quello stesso giorno a Ginevra lessi qualcosa solo parecchi anni dopo. Niente che avesse caratteri dell'eccezionalità: il giovane informatico Tim Berners-Lee recapitava ai colleghi del Conseil Européen pour la Recherche Nucléare (CERN) un paper - si chiamano così gli scritti di natura tecnica - per illustrare una sua proposta per rendere più veloce e fluida la comunicazione tra le comunità scientifiche.

 

Quel saggio, che viene oggi considerato l'atto fondativo di Internet e del web, teorizza modalità innovative di condivisione dei documenti digitali, sfruttando i collegamenti tra i computer, adottando un codice di formattazione unico e, soprattutto, usando parole chiave che diventano collegamenti ipertestuali (in inglese, hyperlink, termine poi contratto in link) attraverso i quali l'utente raggiunge via via informazioni aggiuntive. Poiché all'interno di ogni documento possono essere segnalati e resi raggiungibili più documenti, si crea una rete virtuale che cresce all'infinito. Così come sono infiniti i percorsi che ogni utente, di link in link, può seguire

 

Claudio Giua, Giornalista, direttore sviluppo e innovazione del Gruppo Espresso

Pubblicato su Huffingtonpost.it  l'11/03/2014

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9 marzo 2014 7 09 /03 /marzo /2014 17:48

Non so se sia un buon consiglio,

ma mi piace perché lo trovo logico e conseguente,

pertanto intendo metterlo in pratica.


Chiedete a chiunque di fare un bel respiro profondo e quasi tutti gonfieranno a dismisura il proprio petto. Ma non c'è niente di più sbagliato, almeno secondo Neil Shah, psicoterapeuta e direttore della Stress Management Society.


' Da bambini - ha detto - tutti abbiamo respirato dalle nostre pance, un tipo di respirazione che utilizza tutte le capacità polmonari. Ma quando si invecchia si torna allo stile più inefficiente di respirazione toracica. Questo significa che l'aria viziata indugia nel fondo dei nostri polmoni e, visto che i nostri polmoni hanno una capacità limitata, l'aria fresca non raggiunge mai la parte inferiore''. Ed è proprio la parte inferiore dei polmoni a contenere i vasi sanguigni più importanti per lo scambio di gas e ossigeno.

 

Fortunatamente è possibile addestrare il corpo a tornare a respirare correttamente.

 

Per farlo bisogna provare a gonfiare lo stomaco quando si inspira, mantenendo il torace relativamente fermo. Poi si contraggono i muscoli addominali quando si espira.

' La respirazione deve essere - ha detto Shah - ritmica e regolare, con tra i 12 e i 30 respiri al minuto, e una breve pausa tra l'inspirazione e l'espirazione.

 

Pochi minuti di pratica ogni giorno possono avere un grande effetto. Possono contribuire a combattere lo stress e a tenere bassa la pressione sanguigna'.

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9 marzo 2014 7 09 /03 /marzo /2014 17:35

 

La convinzione che farsi otto ore di sonno a notte basterebbe a farci stare bene è una bufala gigantesca.

 

' Ci siamo evoluti - ha spiegato Jim Horne, professore di Psychophysiology dello Sleep Research Centre della Loughborough University - per avere modelli di sonno molto flessibili e frammentati, tra cui anche il sonnellino diurno'.

 

Non esisterebbe quindi un solo modello giusto da seguire.


' Un breve pisolino di 4 o 15 minuti - ha detto l'esperto - può essere efficace come un'ora in più di sonno a notte'.

 

Centinaia di anni fa il sonno veniva diviso nell'arco della giornata. Ci si svegliava addirittura nel pieno della notte. ' Questo concetto moderno che svegliarsi nel mezzo della notte è una brutta cosa - ha detto Horne - può effettivamente essere distruttivo per la qualità del nostro sonno.

Per esempio se ci si sveglia alle 3 del mattino, si sta in ansia perché non si riesce a dormire. Invece si dovrebbe semplicemente alzarsi dal letto e occupare la mente con qualcosa di noioso ma rilassante, come fare un puzzle o leggere un libro, fino a quando il corpo dice che si è pronti per dormire di nuovo'.

 

' Se gli uomini delle caverne avessero dormito tutta la notte - ha concluso l'esperto - sarebbero stato mangiati vivi'.

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1 marzo 2014 6 01 /03 /marzo /2014 11:26

 

Il breve cartoon, chiamato inevitabilmente Selfie, ironizza sulla mania che ha contagiato gli utenti dei social network. Ecco una splendida animazione pubblicata recentemente su Vimeo dall'illustratore Andy Martin.

 http://vimeo.com/87447382

 

 

 

PS: il selfie altro non è che l'autoscatto, con una sfumatura di sessualità.

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  • : Blog di Piero Azzena
  • : Questo blog è solo la mia voce, resa libera dall'età. Questo blog è un memo, seppur disinvolto nei tempi e nei modi, dove chioso su argomenti la cui unica caratteristica è l'aver attirato la mia attenzione. Temi esposti man mano che si presentano, senza cura di organicità o apprensione per possibili contraddizioni. Temi portati a nudo, liberi da incrostazioni , franchi e leali.
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