E’ questo che si richiede all'uomo, che giovi agli altri uomini.
Se è possibile, a molti, se no, a pochi, se neanche questo può avvenire, giovi a chi gli è più vicino, se non è possibile, a se stesso.
“De otio”- Seneca
Chi sono
Ciò che mi muove è la curiosità, però curo una curiosità particolare...
la sola specie di curiosità che meriti di essere praticata con una certa ostinazione:
non già quella che cerca di assimilare ciò che conviene conoscere,
ma quella che consente di smarrire le proprie certezze
(Michel Foucault)
Sono vecchio perché ho tanti anni, però penso che ...
Invecchiare non sia un mero processo fisiologico ma una forma d'arte,
e solo coltivandola potremo fare della nostra vecchiaia una "struttura estetica"
e incarnare il ruolo archetipico dell'avo,
custode della memoria e tramite alla forza del passato."
(J. Hillman, psichiatra)
Le virtù che ancora coltivo
E’ questo che si richiede all'uomo, che giovi agli altri uomini.
Se è possibile, a molti, se no, a pochi, se neanche questo può avvenire, giovi a chi gli è più vicino, se non è possibile, a se stesso.
“De otio”- Seneca
Un esempio per chiarificare il concetto di genoma (in questo caso umano), è paragonarlo alle informazioni contenute in un libro:
Il genoma, cioè il libro, contiene 23 cromosomi, ossia i capitoli.
Ciascun capitolo contiene tra i 48 e i 250 milioni di lettere (cioè i nucleotidi A,C,G,T) senza spazi che le separino.
Questo libro è contenuto nel nucleo della cellula.
Il libro è contenuto nella sua interezza in ciascuna cellula dell'organismo, con pochissime eccezioni (i globuli rossi, per esempio, nell'uomo sono privi di nucleo).
Da Wikipedia, alla voce Genoma
I dirigenti sindacali sono così inconsapevoli e irrazionali, ciechi, o "marziani" come li ha definiti il ministro Lupi?
Io non credo. Penso che la loro sia una coazione a ripetere, un azzardo sì ma che nasce dall'esperienza. La quale ha creato un'abitudine e una forma mentis.
Tutta l'irrazionalità del caso scompare se consideriamo che i sindacati pensano che gli attori della trattativa siano tre e non due, come dovrebbe essere in un normale negoziato fra due controparti sindacali: non solo i lavoratori ed Etihad, ma anche lo Stato italiano.
Non solo: questo terzo attore non sarebbe solo un garante interessato a favorire l'esistenza di una compagnia di bandiera e a salvaguardare il traffico aereo sul territorio nazionale, ma anche una sorta di Pantalone pronto ad aprire le sacche della borsa per assicurare desiderata extra-mercato.
E hanno buonaragione i sindacati a pensare così, visto che la realtà ha sempre confermato le loro aspettative. Dal 1993, si legge sui giornali, lo Stato ha immesso nella compagnia più di 23 miliardi di euro: quanto una cospicua finanziaria!
D'altronde, un simile andazzo si è verificato non solo nel settore del trasporto aereo, ma in quello di tante altre attività economiche e commerciali. E benefici indebiti hanno in verità avuto non solo i lavoratori privilegiati di questi settori, ma anche i tanti industriali assistiti che in questi anni hanno soddisfatto le loro aspettative non sul mercato, al valore da esso stabilito, ma rivolgendosi appunto al munifico benefattore di ultima istanza che per convenzione chiamiamo Stato.
Corrado Ocone
Filosofo, liberale
Pubblicato da Huffingtonpost il 27/07/2014
Un viaggio nel nostro intero universo tra pianeti, batteri, monumenti, galassie, animali e atomi.
Vi siete mai chiesti quanto è grande un neutrino rispetto a un atomo? Oppure il Sole rispetto a Giove? Magari avete letto numeri e misure ma è difficle immaginare realmente le dimensioni soprattutto quando parliamo di particelle minuscole o di oggetti incredibilmente grandi.
Ma oggi ci pensano Cary e Michael Huang che hanno realizzato una meravigliosa animazione interattiva in flash.
Per iniziare non dovete fare altro che girare la rotellina del mouse avanti e indietro sulla barra di ingrandimento e ogni volta vi comparirà una schermata interattiva con oggetti che vengono confrontati tra loro. In basso a destra troverete le dimensioni e potrete scoprire ad esempio quanto è grande un elefante rispetto ad una balena, o la torre Eiffel paragonata all’Everest o un virus rispetto a una goccia
Per saperne di più, potete invece cliccare sopra il singolo oggetto.
L’animazione è estremamente curata nei dettagli e ben fatta.
Il viaggio che intraprenderete è affascinante.
Posted by Tissy February 17, 2012
La piramide dei bisogni di Maslow
La realizzazione di questa piramide dipende
dalla capacità di mantenersi sempre in contatto
con la parte interiore di se stessi
dall’opportunità che l’ambiente esterno agevoli questo contatto.
Senza entrambe le condizioni,
è decisamente difficile sentirci realizzati nella vita
e, come ci ricorda Jung,
possiamo invece diventare vittime della nostra anima,
quella parte nascosta della nostra mente che non riesce ad esprimersi.
Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
Gli obietti riguardano il futuro.
Il futuro è per definizione immerso in un sistema di insicurezze.
L’incertezza genera ansia e paure. Le aspettative poi possono non realizzarsi. C’è sempre la possibilità di qualcosa di imprevisto che possa sconvolgere i nostri progetti.
Non esiste obiettivo o speranza senza paura, né paura - precisa Spinoza- senza speranza. “Fluttiamo e siamo agitati – aggiunge - come le onde del mare, inconsapevoli della nostra sorte e del nostro destino”.
E tuttavia, il cervello umano possiede straordinarie risorse per realizzare il nostro destino. Ciò significa che la vera fonte di sicurezza deve essere ricercata dentro di noi.
Come dobbiamo procedere? Anzitutto, analizzare e scrutare ciò che è precluso, poi conoscere le nostre qualità intellettive, sociali e morali, indagando i sentimenti e le cose (realtà) più nascoste.
Gli obiettivi primari, per Seneca, sono la conoscenza, la contemplazione del mondo e giovare agli altri. L’uomo saggio - egli dice - è “vicino a Dio, simile a Dio”. Evitare dunque ciò che è effimero e transitorio e realizzare il massimo degli obiettivi: il benessere spirituale.
E’ una ricerca continua, lenta e faticosa, ma feconda di gratificazioni e di prospettive.
Brano di Intervista a Guido Brunetti
Picologo e scrittore.
marzo 2013
...
Cosa facevate, se avete l'età per ricordarvene, il 12 marzo 1989? Dove stavate quel giorno qualunque di 25 anni fa che cambiò la storia e la vita di tutti noi?
Io lo so, stavo in Messico, anche se non rammento se in partenza dalla capitale federale o già sulla costa atlantica.
Di quanto accadeva quello stesso giorno a Ginevra lessi qualcosa solo parecchi anni dopo. Niente che avesse caratteri dell'eccezionalità: il giovane informatico Tim Berners-Lee recapitava ai colleghi del Conseil Européen pour la Recherche Nucléare (CERN) un paper - si chiamano così gli scritti di natura tecnica - per illustrare una sua proposta per rendere più veloce e fluida la comunicazione tra le comunità scientifiche.
Quel saggio, che viene oggi considerato l'atto fondativo di Internet e del web, teorizza modalità innovative di condivisione dei documenti digitali, sfruttando i collegamenti tra i computer, adottando un codice di formattazione unico e, soprattutto, usando parole chiave che diventano collegamenti ipertestuali (in inglese, hyperlink, termine poi contratto in link) attraverso i quali l'utente raggiunge via via informazioni aggiuntive. Poiché all'interno di ogni documento possono essere segnalati e resi raggiungibili più documenti, si crea una rete virtuale che cresce all'infinito. Così come sono infiniti i percorsi che ogni utente, di link in link, può seguire
Claudio Giua, Giornalista, direttore sviluppo e innovazione del Gruppo Espresso
Pubblicato su Huffingtonpost.it l'11/03/2014
Non so se sia un buon consiglio,
ma mi piace perché lo trovo logico e conseguente,
pertanto intendo metterlo in pratica.
Chiedete a chiunque di fare un bel respiro profondo e quasi tutti gonfieranno a dismisura il proprio petto. Ma non c'è niente di più sbagliato, almeno secondo Neil Shah, psicoterapeuta e direttore della Stress Management Society.
' Da bambini - ha detto - tutti abbiamo respirato dalle nostre pance, un tipo di respirazione che utilizza tutte le capacità polmonari. Ma quando si invecchia si torna allo stile più inefficiente di respirazione toracica. Questo significa che l'aria viziata indugia nel fondo dei nostri polmoni e, visto che i nostri polmoni hanno una capacità limitata, l'aria fresca non raggiunge mai la parte inferiore''. Ed è proprio la parte inferiore dei polmoni a contenere i vasi sanguigni più importanti per lo scambio di gas e ossigeno.
Fortunatamente è possibile addestrare il corpo a tornare a respirare correttamente.
Per farlo bisogna provare a gonfiare lo stomaco quando si inspira, mantenendo il torace relativamente fermo. Poi si contraggono i muscoli addominali quando si espira.
' La respirazione deve essere - ha detto Shah - ritmica e regolare, con tra i 12 e i 30 respiri al minuto, e una breve pausa tra l'inspirazione e l'espirazione.
Pochi minuti di pratica ogni giorno possono avere un grande effetto. Possono contribuire a combattere lo stress e a tenere bassa la pressione sanguigna'.
La convinzione che farsi otto ore di sonno a notte basterebbe a farci stare bene è una bufala gigantesca.
' Ci siamo evoluti - ha spiegato Jim Horne, professore di Psychophysiology dello Sleep Research Centre della Loughborough University - per avere modelli di sonno molto flessibili e frammentati, tra cui anche il sonnellino diurno'.
Non esisterebbe quindi un solo modello giusto da seguire.
' Un breve pisolino di 4 o 15 minuti - ha detto l'esperto - può essere efficace come un'ora in più di sonno a notte'.
Centinaia di anni fa il sonno veniva diviso nell'arco della giornata. Ci si svegliava addirittura nel pieno della notte. ' Questo concetto moderno che svegliarsi nel mezzo della notte è una brutta cosa - ha detto Horne - può effettivamente essere distruttivo per la qualità del nostro sonno.
Per esempio se ci si sveglia alle 3 del mattino, si sta in ansia perché non si riesce a dormire. Invece si dovrebbe semplicemente alzarsi dal letto e occupare la mente con qualcosa di noioso ma rilassante, come fare un puzzle o leggere un libro, fino a quando il corpo dice che si è pronti per dormire di nuovo'.
' Se gli uomini delle caverne avessero dormito tutta la notte - ha concluso l'esperto - sarebbero stato mangiati vivi'.
Il breve cartoon, chiamato inevitabilmente Selfie, ironizza sulla mania che ha contagiato gli utenti dei social network. Ecco una splendida animazione pubblicata recentemente su Vimeo dall'illustratore Andy Martin.
PS: il selfie altro non è che l'autoscatto, con una sfumatura di sessualità.