Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
Gli obietti riguardano il futuro.
Il futuro è per definizione immerso in un sistema di insicurezze.
L’incertezza genera ansia e paure. Le aspettative poi possono non realizzarsi. C’è sempre la possibilità di qualcosa di imprevisto che possa sconvolgere i nostri progetti.
Non esiste obiettivo o speranza senza paura, né paura - precisa Spinoza- senza speranza. “Fluttiamo e siamo agitati – aggiunge - come le onde del mare, inconsapevoli della nostra sorte e del nostro destino”.
E tuttavia, il cervello umano possiede straordinarie risorse per realizzare il nostro destino. Ciò significa che la vera fonte di sicurezza deve essere ricercata dentro di noi.
Come dobbiamo procedere? Anzitutto, analizzare e scrutare ciò che è precluso, poi conoscere le nostre qualità intellettive, sociali e morali, indagando i sentimenti e le cose (realtà) più nascoste.
Gli obiettivi primari, per Seneca, sono la conoscenza, la contemplazione del mondo e giovare agli altri. L’uomo saggio - egli dice - è “vicino a Dio, simile a Dio”. Evitare dunque ciò che è effimero e transitorio e realizzare il massimo degli obiettivi: il benessere spirituale.
E’ una ricerca continua, lenta e faticosa, ma feconda di gratificazioni e di prospettive.
Brano di Intervista a Guido Brunetti
Picologo e scrittore.
marzo 2013