8 gennaio 2014
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17:49
Caro Pannella
se mai mi leggerai sappi che condivido il tuo disaggio davanti alla sofferenza dei carcerati, anch'io ho un cuore, però...
Però davanti ai numeri che ho letto oggi, numeri pubblicati dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria , vorrei chiederti chi vorresti rimettere in libertà e, quindi, reinseriresti nella società civile perché hai la certezza che non delinquerà appena varcata la soglia del carcere.
DETENUTI PER TIPOLOGIA DI REATO (*) al 30 GIUGNO 2013
Contro il patrimonio 35.272 (ladri)
Legge droga 26.042 ==
Contro la persona 24.345 (violenti)
Legge armi 10.698 (violenti)
Contro la pubblica amministrazione 8.304 (approfittatori)
Contro l'amministrazione della giustizia 6.924 (?)
Associazione di stampo mafioso (416 bis) 6.758 ==
Tra parentesi ho inserito la mia interpretazione sulle fasce di pena.
(*) La numerosità indicata per ogni categoria di reato corrisponde esattamente al numero di soggetti coinvolti.
Nel caso in cui ad un soggetto siano ascritti reati appartenenti a categorie diverse egli viene conteggiato all'interno di ognuna di esse.
Ne consegue che ogni categoria deve essere considerata a sé stante e non risulta corretto sommare le frequenze
Se nelle carceri si vive male perché mancano i posti non vuol dire che gli italiani sono diventati cattivi d'improvviso ma che vi sono degli impuniti che hanno sbagliato i calcoli, previsionali e consuntivi, e inoltre che le carceri non si costruiscono con le parole ma con il cemento armato.
La battaglia da fare non è, quindi, di aprire le porte, con i conseguenti rischi, ma di dare certezza alle pene (certe presunte bontà fanno solo del male, a chi le riceve e a chi ne viene a conoscenza), prendere atto dei numeri reali e darvi civili rimedi. A questa battaglia ci sto.