Non si può seguire la politica senza chiarirsi le idee su alcuni termini che le TV tutte ci propinano ogni giorno.
Non so come son finito sul sito "www.mignottocrazia.it" ma vi ho trovato le scientifiche spiegazioni che qui riporto.
Considerazioni serie in sé (forse...) ma esilaranti nelle trasposizioni "politiche", oggi nuovamente alla nostra attenzione per l'approssimarsi delle elezioni.
La mignotta
Il termine indica
l’adesione del genere femminile
ad un modello imperante e globalizzato di donna
fatale fino al grottesco.
Le mignotte giammai furono gigli.
Ne son testimonianza i loro figli:
che eran detti di “m(atris) ignotae”.
Il matriarcato e la mignottocrazia
son aspetti estremi
di una possibile “ginecocrazia”.
Però ...
Mignotta è un termine che non è sinonimo di puttana.
La scelta del termine “mignotta” è dovuta al fatto che “mignotta”suscita anche una certa simpatia.
Mignotta, pur definendo un donna che ha a che fare col sesso, non è solo un dispregiativo. Una mignotta col suo atteggiamento può ottenere molti vantaggi, dei gioielli o dei bei vestiti, fino a una boutique e a una vita brillante: può avere in suo potere un uomo che detiene il potere, ma almeno (fino a non molto tempo fa) il potere non poteva averlo direttamente lei.
Una bella donna (un po’ mignotta) può sì far carriera con la velocità di una lampo, spinta dal suo “sponsor”: ma questo accade in prevalenza nel mondo artistico (nel cinema, in televisione, ecc.)
Il termine però mignottocrazia è stato usato nel 2009 per indicare la possibilità che delle donne avvenenti, grazie alla bellezza e alla disponibilità, possano aver ottenuto importanti cariche politiche.
Anche se si è convinti che sbottonandosi in maniera oculata, si può entrare subito nella stanza dei bottoni, quella che i soliti invidiosi chiamano ormai la stanza delle battone, è sicuramente un’esagerazione che sollecita pericolose generalizzazioni qualunquiste.
Si sarebbe solo allungata la lista dei possibili vantaggi, ma non c’è in questo nessuna novità sostanziale,tanto da far parlare,seppure in modo ironico di mignottocrazia.
Poi ci sono i termini derivati
Lavorando intorno al tema dello stile mignottesco prevalente nella società di oggi, un tema che possiede grosse implicazioni sociologiche e psicologiche, Claudio Ciaravolo ha distinto tre concetti fondamentali: la mignotteria, la mignottizazione e la mignottocrazia.
La “mignotteria” è l’uso indiscriminato e oltranzistico della seduzione in ogni aspetto della vita: un atteggiamento ad alto tasso di erotizzazione che, rinforzato dai media, conduce alla “mignottizzazione” della società civile.
La “mignottocrazia” è il potere assoluto che il modello di donna mignottizata possiede, ed esercita, in questo particolare momento storico.